Durante la seduta del Consiglio Regionale del 23 ottobre l'Assessore regionale al bilancio ha letto in aula la relazione annuale sull'andamento della gestione del Casinò de la Vallée e l'atto di rafforzamento finanziario del Resort & Casinò. Dopo la lettura della relazione si è aperto un approfondito dibattito cui hanno preso parte anche i Consiglieri del gruppo PD-Sinistra VdA.
Il Capogruppo Raimondo Donzel ha sostenuto che «la partita per il salvataggio della Casa da gioco è ancora aperta, ma dobbiamo cambiare modus operandi, non possiamo affermare che i problemi siano legati unicamente ai lavoratori: non si risolleva il Casinò solo riducendo i costi del personale, le perdite hanno anche un carattere strutturale. I dipendenti rappresentano una risorsa, occorre addivenire ad una riorganizzazione, soprattutto per quanto riguarda la sproporzione del personale amministrativo rispetto a quello di sala, piuttosto che puntare solo a diminuire gli stipendi. Si è creato un clima aziendale negativo, la squadra non crede più nell'allenatore e ha smesso di svolgere al meglio il proprio lavoro. Il Casinò è stato ridotto a vittima della crisi economica quando dovrebbe essere uno strumento per superare la crisi economica. E' prioritario intervenire subito, ad esempio con una 'équipe de contrôle' che agisca subito. Non è sufficiente una ricapitalizzazione affidata a chi ha fallito e con scelte soltanto evocative del rilancio. E' come mettere benzina in una macchina ferma ai box, perché il motore non gira. Inoltre non è questione di salvare il Casinò, ma di salvare l'intero territorio di Saint-Vincent e Châtillon, messo in ginocchio dal fallimento della Casa da gioco.»
Jean-Pierre Guichardaz ha poi aggiunto: «l'Amministratore Frigerio era stato dipinto come il super manager che avrebbe dovuto portare fuori dalle secche un'azienda precotta: dopo cinque anni, i risultati non soltanto non si vedono, ma sono devastanti per le casse del Casinò. Ancora una volta, la maggioranza non fa un minimo di autocritica: recepisce solo quello che viene propinato da una dirigenza che, secondo noi, ha ormai fatto il proprio tempo. Con questi 60 milioni di euro terremo botta, ma fino a quando?»
FONTE Infoconseil
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