giovedì 23 ottobre 2014

RELAZIONE SUL CASINÒ

Durante la seduta del Consiglio Regionale del 23 ottobre l'Assessore regionale al bilancio ha letto in aula la relazione annuale sull'andamento della gestione del Casinò de la Vallée e l'atto di rafforzamento finanziario del Resort & Casinò. Dopo la lettura della relazione si è aperto un approfondito dibattito cui hanno preso parte anche i Consiglieri del gruppo PD-Sinistra VdA.

Il Capogruppo Raimondo Donzel ha sostenuto che «la partita per il salvataggio della Casa da gioco è ancora aperta, ma dobbiamo cambiare modus operandi, non possiamo affermare che i problemi siano legati unicamente ai lavoratori: non si risolleva il Casinò solo riducendo i costi del personale, le perdite hanno anche un carattere strutturale. I dipendenti rappresentano una risorsa, occorre addivenire ad una riorganizzazione, soprattutto per quanto riguarda la sproporzione del personale amministrativo rispetto a quello di sala, piuttosto che puntare solo a diminuire gli stipendi. Si è creato un clima aziendale negativo, la squadra non crede più nell'allenatore e ha smesso di svolgere al meglio il proprio lavoro. Il Casinò è stato ridotto a vittima della crisi economica quando dovrebbe essere uno strumento per superare la crisi economica. E' prioritario intervenire subito, ad esempio con una 'équipe de contrôle' che agisca subito. Non è sufficiente una ricapitalizzazione affidata a chi ha fallito e con scelte soltanto evocative del rilancio. E' come mettere benzina in una macchina ferma ai box, perché il motore non gira. Inoltre non è questione di salvare il Casinò, ma di salvare l'intero territorio di Saint-Vincent e Châtillon, messo in ginocchio dal fallimento della Casa da gioco.»

Jean-Pierre Guichardaz ha poi aggiunto: «l'Amministratore Frigerio era stato dipinto come il super manager che avrebbe dovuto portare fuori dalle secche un'azienda precotta: dopo cinque anni, i risultati non soltanto non si vedono, ma sono devastanti per le casse del Casinò. Ancora una volta, la maggioranza non fa un minimo di autocritica: recepisce solo quello che viene propinato da una dirigenza che, secondo noi, ha ormai fatto il proprio tempo. Con questi 60 milioni di euro terremo botta, ma fino a quando?»

FONTE Infoconseil

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