mercoledì 28 gennaio 2015

PRESIDENZA DEL #CONSVDA: LE RIFLESSIONI DI GUICHARDAZ

La politica sarà una roba strana, ma anche chi non la fa ci mette del suo!
Vero che la non chiarezza dà spazio alle congetture ma pure la chiarezza, a quanto pare...

Caso Presidente del Consiglio, ad esempio. Leggo sulla piazza virtuale, anzi direi sul "Bar sport virtuale", una serie di improperi perché abbiamo votato (con UV e SA) per il rinvio della elezione dell'Ufficio di Presidenza.

Mi chiedo: chi "impropera" ha seguito minimamente il dibattito che si è sviluppato in Consiglio sulla questione rinvio sì rinvio no? Beh io c'ero e sono rimasto piuttosto strabiliato nel sentire una serie di richiami da parte dei colleghi consiglieri alla necessità di "condividere un percorso" con i partiti, i movimenti di riferimento e la "base", di rivestire di contenuti la Presidenza del Consiglio così da non trasformarla solo in merce da baratto, di separare questa partita dalle Comunali...

Ho sentito l'unico Movimento che ha proposto un'autocandidatura (dopo ampia consultazione degli attivisti!) parlare di scambi di poltrone e di meline incomprensibili, ma non ho visto uno straccio di programma su cosa farà l'autocandidato una volta eletto Presidente del Consiglio.

Io non sarò il genio della politica valdostana, anzi direi che sono "l'ingenuo della politica valdostana", ma quando tutti (opposizione e maggioranza) richiamano l'esigenza di un'ampia condivisione dei contenuti ad ogni livello, "base" compresa, e confessano la mancanza di un minimo di idea sull'eventuale candidato in grado di incarnare detti ipotetici contenuti, beh mi aspetto di lì a poco l'unanime voto per il rinvio (si vorrà mica fare un "percorso democratico" di ampia condivisione, base compresa, in qualche segreto angolo del Palazzo, magari in una mezzoretta?).

Ciò che è venuto fuori (voto contrario al rinvio da parte di chi ha confessato che non ci sono né i contenuti, né un programma, né i candidati) va al di là della mia comprensione dei fenomeni politici e umani.

Jean-Pierre Guichardaz.

martedì 27 gennaio 2015

INTERPELLANZA SUI SERVIZI DI ANNUNCIO VOCALE

Il gruppo PD-Sinistra VdA, con un'interpellanza discussa durante la riunione del Consiglio del 27 gennaio 2015, ha posto l'attenzione sul servizio di annuncio vocale a favore degli ipovedenti sui mezzi di trasporto pubblico locale della città di Aosta.

«Abbiamo appreso che tale servizio sarebbe stato soppresso dalla società concessionaria – ha detto il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz –: l'Unione italiana ciechi ha più volte segnalato il disservizio, compresa la mancanza sulla pavimentazione di appositi segnali tattilo-vocali, ricevendo generiche risposte da parte del concessionario. L'adeguamento dei mezzi di trasporto pubblico dovrebbe essere un obbligo per rispettare la normativa vigente in tema di superamento delle barriere architettoniche senso-precettive: chiediamo quindi se si intenda intervenire, sia attraverso le strutture regionali di vigilanza sia attraverso un'azione politica nei confronti del Comune di Aosta e del concessionario affinché sia rapidamente risolta la problematica. Vorremmo anche capire se, nel caso non si risolvesse il contenzioso, la Regione intenda farsi promotrice di una formale azione di tutela delle persone discriminate.»

Nella risposta, l'Assessore ai trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha osservato: «Come verificato nel corso di una riunione dell'ottobre scorso, il concessionario non ha alcun problema a far funzionare il sistema vocale, peraltro introdotto e sperimentato a partire dal 2006. A sollevare la criticità è stata la cittadinanza di Aosta che vive nei pressi delle fermate, infastidita dagli annunci locali nelle prime ore del mattino. Disponibilità per risolvere la questione è stata espressa anche dall'Amministrazione comunale. Non va comunque dimenticata l'esistenza di un trasporto per i disabili. Mi impegno a svolgere un ulteriore approfondimento con tutti i soggetti interessati per giungere ad un compromesso, che ad esempio preveda di togliere l'annuncio vocale almeno nelle prime ore del mattino.»

Il Consigliere Guichardaz ha replicato: «L'unione italiana ciechi è consapevole dei disagi arrecati dagli annunci. L'importante è aprire un dialogo per giungere ad una soluzione per questo servizio che aiuta anche gli anziani e i turisti. Si tratta di un segno di civiltà rilevante.»

FONTE Infoconseil

#CONSVDA INTERPELLANZA CLINICA DI SAINT PIERRE

Il gruppo PD-Sinistra VdA, con un'interpellanza discussa durante la riunione del Consiglio del 27 gennaio 2015, si è occupato della Clinica di Saint-Pierre.

Nello specifico, la Consigliera Carmela Fontana ha posto l'attenzione su «un nuovo accordo che dovrebbe essere sottoscritto dall'Azienda USL della Valle d'Aosta con la Clinica privata di Saint-Pierre, in cui si prevede l'erogazione di un ulteriore milione di euro rispetto ai 6 milioni iniziali. Tale somma sarebbe frutto dei risparmi derivanti dalla soppressione di 15 posti letto di assistenza lungo terapica fino a ieri esistenti presso la struttura pubblica di Antey-Saint-André.»

La Consigliera Fontana ha quindi chiesto chiarimenti su questo accordo, volendo inoltre sapere «come si giustifichi il fatto che a proporre questa convenzione sia un ex dirigente della Clinica Eporediese, stessa società che gestiva la Clinica di Saint-Pierre nel 2012 motivo per il quale non avrebbe potuto accedere alla selezione per Direttore generale dell'USL.»

 Nella risposta, l'Assessore alla sanità, Antonio Fosson, ha riferito che «non diamo alcun soldo in più a Saint-Pierre, c'è addirittura la volontà di risparmiare. Quel milione di cui si parla viene da due situazioni: la prima sono i 500 mila euro che davamo alla riabilitazione di Antey-Saint-André e che sono stati spostati a Saint-Pierre, in quanto non potevamo sostenere due centri di riabilitazione; gli altri 500 mila euro derivano dall'aumento della mobilità attiva, ossia dalla previsione di ospitare più malati che vengono da fuori Valle, la cui cifra viene erogata direttamente alle Regioni. È inoltre previsto che il 10% di questi nuovi 500 mila euro di mobilità attiva venga dato alla Regione: si tratta quindi di 175 mila euro per la nostra sanità che andranno all'USL della Valle d'Aosta. Riguardo al fatto che il Direttore generale dell'USL abbia una compartecipazione non interessa nella gestione di Saint-Pierre, aspettiamo di vedere cosa dirà l'Autorità nazionale anticorruzione per poterci esprimere. Tutto si può migliorare, ma credo che la Clinica di Saint-Pierre offra un grande servizio ai malati valdostani, che non devono più spostarsi al di fuori della nostra regione per curarsi, così come è un'opportunità per richiamare malati da fuori Valle. È per noi anche una grande occasione di creare occupazione. Credo che la Clinica di Saint-Pierre abbia permesso alla struttura sanitaria valdostana di fare un passo in avanti.»

 La Consigliera Fontana ha replicato di non aver mai «messo in dubbio l'eccellenza della Clinica di Saint-Pierre, ma non riesco a capire le motivazioni per cui si è dovuti passare dalla sanità pubblica di Antey a quella privata di Saint-Pierre. Mi sembra che non vi sia coordinamento tra USL e Regione. Abbiamo bisogno di un piano di edilizia sanitaria, così come c'è bisogno di attivare un confronto sul futuro della sanità valdostana. Ci sono tante idee, ma mi sembra che vi sia anche molta confusione.»

FONTE Infoconseil 

#CONSVDA INTERPELLANZA CASA DI RIPOSO JB FESTAZ

Nella seduta del 27 gennaio 2015, il gruppo PD-Sinistra VdA ha posto un'interpellanza per chiedere chiarimenti sul funzionamento della Casa di riposo J-B Festaz.

In particolare, il Capogruppo Raimondo Donzel, ha rilevato che «numerose interpellanze e confronti in Commissione sulla Casa di riposo hanno fatto emergere problemi organizzativi spesso legati ai tagli del personale e delle risorse, con inevitabili ricadute negative sulla qualità del servizio. Invece vi è stato un aumento significativo delle rette per le famiglie, a fronte della contrazione del personale e della razionalizzazione della spesa. Il punto è che, dopo aver ricevuto una serie di lettere firmate, credo sia dovere fare chiarezza sulle segnalazioni di mala gestione così come è necessario ricostruire un rapporto corretto tra personale, pazienti e famiglie

Nella risposta, l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Antonio Fosson, ha sostenuto che «il muro contro muro non serve a niente: stiamo gestendo una situazione molto difficile, con minori risorse, e non neghiamo che vi siano dei problemi, come vi sono in tutti i settori della sanità. Abbiamo cercato di affrontarli e di risolverli. Il Festaz è una struttura che viene da un periodo negativo, con criticità amministrative, con malati ad alto livello assistenziale. Sono state fatte delle verifiche: non abbiamo sottovalutato nulla e le assicuro sulla mia onestà che non ho mai verificato situazioni di maltrattamenti. Rispetto a due anni fa, mi sembra che il contesto sia migliorato, avendone avuto conferma anche dalla delegazione dei parenti. È stata introdotta la reperibilità notturna, è stato creato un nuovo protocollo per i decubiti e per i ricoveri urgenti. In quinta Commissione consiliare, stiamo esaminando la proposta di legge che modifica lo statuto del J-B Festaz, prevedendo, tra le altre cose, il medico di struttura. Aspettando il cambiamento, c'è sicuramente la necessità di un maggior controllo.»

Il Capogruppo Donzel ha replicato che «le lamentele sono vere e l'Assessore conferma di averle ricevute sia dal personale, sia dai familiari. Ci ha rassicurati in parte, ma non ci ha svelato i problemi, che a suo dire sarebbero gravi. Riconosce che la struttura ospita malati gravi che hanno bisogno di un elevato livello di assistenza, il che vuol dire che c'è bisogno di più personale. Malgrado le parole dell'Assessore, noi siamo convinti che i rapporti tra la Direzione del Festaz e alcune famiglie restino non facili così come resta la volontà di dirigere una struttura senza condivisione. Siamo in una società democratica, quindi anche la gestione di una Casa di riposo dovrebbe essere allargata, recependo l'opinione dei familiari dei pazienti. Per lo meno rendendoli più consapevoli di procedure e attività che alle volte le famiglie non capiscono. Dobbiamo essere dalla parte dei più deboli, perché sono loro che hanno maggiore bisogno di sostegno

FONTE Infoconseil

GIORNO DELLA MEMORIA

In apertura dei lavori dell'adunanza convocata per oggi il Consiglio Valle ha celebrato, con un minuto di silenzio, il Giorno della Memoria, istituito con legge del 2000 per ricordare lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione e la deportazione.

Il Capogruppo del PD-Sinistra VdA, Raimondo Donzel, ha osservato che «c'è una comunità che cresce nella cultura, nella conoscenza e nella consapevolezza, e ne è testimonianza la toccante mostra fotografica realizzata dagli studenti del Liceo classico alla Biblioteca regionale. Non dobbiamo arrenderci all'ignoranza, al tentativo di dimenticare: ciò che è successo ad Auschwitz è una colpa che si porta dietro non solo un popolo, ma l'umanità nel suo insieme. È il germe del male che riaffiora, dove una folle ragione di Stato prende il sopravvento sui valori universali dell'umanità. Un male che ha portato al genocidio degli Armeni, al genocidio si Srebrenica e di tante piccole etnie in ogni parte del mondo. Dobbiamo continuare ad essere attenti affinché si costruisca una cultura del rispetto, della tolleranza e che non si dimentichino gli errori e il male fatto, per costruire un mondo migliore.»

sabato 24 gennaio 2015

TICKET AGGIUNTIVI

Sulla difficile partita dei ticket aggiuntivi

Sui ticket aggiuntivi il nostro gruppo consiliare ha cercato di dire la sua direttamente in aula attraverso una serie di emendamenti all'ultima legge finanziaria. Purtroppo sono stati tutti bocciati dalla maggioranza e oggi ci ritroviamo con l'integrazione di 10 euro per tutte le prestazioni oltre i 20 euro di ticket ordinario (prima era oltre i 36) e con un'ulteriore aggiunta di 15 euro per le cosiddette prestazioni ad elevato rischio di inappropriatezza (tipo ecodoppler, risonanze magnetiche, TAC). Mentre per il ticket aggiuntivo dei 10 euro la legge finanziaria stabilisce l'automatica applicazione dal primo gennaio per quello "aggiuntivo all'aggiuntivo" da 15 euro era necessario un passaggio in V Commissione, passaggio regolarmente avvenuto tre giorni fa. In quanto titolare di commissione ho espresso il mio voto totalmente contrario per due motivi: intanto perché non differenzia tra percettori di redditi alti e bassi (è uguale per tutti!) e poi perché il concetto di inappropriatezza non può essere scaricato sulle spalle degli utenti essendo i medici di famiglia a prescrivere le prestazioni (al limite si ragioni sul perché ci sono tante prescrizioni inappropriate!). Siamo riusciti invece a bloccare (per il momento) la bozza di delibera che prevedeva 1) ticket fisso di 25 euro a carico di coloro che all'uscita del Pronto Soccorso vengono definiti "codici bianchi" (si intendono gli utenti che avrebbero potuto risolvere i loro problemi di salute diversamente, magari con un intervento del medico di famiglia o della guardia medica o in altra maniera) più una quota fissa di 50 euro nel caso in cui vengano sottoposti a ulteriori controlli (approfondimenti diagnostici o esami), 2) una quota fissa di 50 euro per i "codici verdi". qualora sottoposti a un qualsivoglia accertamento. L'assessore e l'USL hanno giustificato questa disposizione dicendo che sarebbe dovuta servire per scoraggiare l'accesso improprio al Pronto Soccorso. Anche noi del gruppo PD Sinistra VdA avevamo presentato una serie di emendamenti che andavano nella direzione di scoraggiare gli accessi impropri in Pronto Soccorso (i "codici bianchi" sono quasi 25.000 l'anno!) ma un conto è far pagare una quota fissa (a mo' di deterrente) a chi intasa inutilmente un servizio che dovrebbe servire solo per le urgenze/emergenze altro è fare cassa sulle spalle dei cittadini (i 50 euro onnicomprensivi in più ai 25 potrebbero pure configurarsi come indebito guadagno da parte dell'USL!). Comunque dopo ampia discussione l'assessore e la maggioranza hanno accettato di rivedere il provvedimento (rinviandolo alla prossima seduta di commissione) ipotizzando il mantenimento dei 25 euro per tutti coloro che accedono al Pronto Soccorso e vengono dimessi con il "codice bianco" ma togliendo il ticket di 50 euro per le prestazioni in più e ogni forma di compartecipazione per i "codici verdi". Almeno questa mi sembra una buona notizia...

Jean-Pierre Guichardaz

giovedì 22 gennaio 2015

PROGETTO ÉCOLE VDA - IL PARERE DEI DOCENTI

Riceviamo, e volentieri ripubblichiamo, un'importante lettera degli insegnanti sul Progetto "École en langues VdA".

“ÉCOLE EN LANGUES VDA: LE RAGIONI DEL NO."

Offrire alle famiglie una scuola pubblica in grado di permettere alle nuove generazioni di affrontare le sfide del futuro con strumenti adeguati è un nobile obiettivo facilmente condivisibile da tutti.
Una formazione plurilingue è universalmente auspicata da tempo e il progetto pilota “École en langues VdA” va sicuramente in questa direzione.
Tuttavia, per noi docenti di scuola primaria è difficile aderire per diversi motivi. Abbiamo diverse perplessità che desideriamo portare all’attenzione di tutti.
I docenti della scuola primaria, cioè coloro che dovranno realizzare concretamente il progetto, in fase di progettazione non sono stati consultati.
Il corpo docente è venuto a conoscenza delle linee guida del progetto, per la prima volta, intorno alle vacanze di Natale ed è stato chiamato a decidere in merito nel giro di pochissimo tempo sulla base di poche e generiche linee guida.
La facoltà di Scienze della Formazione Primaria dell’Università della Valle d’Aosta, il luogo dove per eccellenza si formano gli insegnanti dell’attuale e futura scuola valdostana, non è stata in alcun modo coinvolta né per l’aspetto linguistico, né per l’aspetto pedagogico-didattico, né per l’eventuale formazione dei docenti.
Riteniamo che un progetto di tale portata, prima di essere lanciato, debba essere condiviso, declinato e approfondito con tutte le parti in causa: al tavolo di lavoro mancavano gli insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria ed esperti di pedagogia e didattica.
Condividiamo i valori che sostengono tale progetto, ma riteniamo anche che, per avviare un “percorso formativo di matrice internazionale”, occorrerebbe aggiornare i programmi di attuazione dell’insegnamento bilingue in Valle d’Aosta (les Adaptations del 1984) e fare tesoro delle esperienze bi-plurilingui di questo trentennio, valorizzando in questo modo la professionalità dei docenti.
I principi fondanti del progetto pilota “École en langues VdA” esiste già nella misura in cui nella nostra scuola si rispettano gli articoli 38/39/40 dello Statuto Speciale della Valle d’Aosta.
Una scuola che metta al centro il bambino, che valorizzi il suo benessere e la sua crescita personale, che contribuisca alla formazione del pensiero, all’acquisizione e al consolidamento delle competenze, può essere promossa rendendo minoritaria la lingua madre rispetto alle lingue straniere?
Siamo sicuri che una scuola che prevede 5 ore di italiano e 13 ore di francese e 12 di inglese possa veramente offrire delle opportunità di apprendimento ai bambini in difficoltà che necessitano di supporti specifici?

Su Facebook, il Consigliere Raimondo Donzel, commenta la nota dei docenti:

"Aggiungo ciò che nessuno dice mai e non vuol ricordare: è stato il solo Pd-SinistraVdA nel 2014 a riportare a ragione Assessore e V commissione che volevano far partire il progetto École VdA già il 1 settembre 2014; e ci siamo riusciti, non sollevando obiezioni ideologiche, ma semplicemente chiedendo il rispetto delle norme sulle iscrizioni degli alunni e il CCNL degli insegnanti.
Nessuno si era accorto che era inapplicabile!!!

Fermo restando che il Pd-SinistraVdA ha rimarcato che vuole una scuola di qualità per tutti come prevede la Costituzione e che l'inglese deve arrivare a tutti gli alunni, sia a quelli di Chamois e Valgrisenche quanto a quelli delle scuole del centro di Aosta. La scuola di montagna per il Pd-SinistraVdA non è solo un edificio ma è anche qualità dell'insegnamento!

Quindi l'Assessorato ha ripiegato su una scelta "sperimentale" nel quadro della legge regionale per l'Autonomia, ma non ha seguito la regola base per far crescere una sperimentazione: spiegarne con pazienza le ragioni e ascoltare e accogliere i suggerimenti degli insegnanti e dei dirigenti, evitando il fallimento come le riforme nazionali, calate sempre più dall'alto senza un adeguato dibattito culturale (solo per far quadrare i conti!)."

mercoledì 21 gennaio 2015

#CONSVDA DEL 27/28 GENNAIO

Il Consiglio regionale si riunirà, martedì 27 e mercoledì 28 gennaio 2015, con inizio alle ore 9.

Il programma dei lavori prevede, a inizio seduta, l'accettazione delle dimissioni rassegnate dai componenti l'Ufficio di Presidenza (il Presidente Marco Viérin, i Vicepresidenti David Follien e Andrea Rosset, i Consiglieri segretari André Lanièce e Fabrizio Roscio) e la loro sostituzione.

Il gruppo PD-Sinistra VdA, presenta due interrogazioni:

- disposizioni sanzionatorie per l'utilizzo di elicotteri non rispettosi delle norme tecniche previste per il sorvolo del territorio regionale;

- consulenza di radioterapia oncologica presso l'Ospedale Parini di Aosta.

Il nostro gruppo illustrerà inoltre sei interpellanze:

- esame da parte della competente Commissione consiliare della problematica della manutenzione e messa in sicurezza dei torrenti della Regione;

- chiarimenti in merito alla sussistenza di eventuali problematiche relative al funzionamento della Casa di riposo J.B. Festaz di Aosta;

- sottoscrizione da parte dell'Azienda USL di un nuovo accordo per la gestione della Clinica di Saint-Pierre;

- adozione di provvedimenti per ristabilire correttezza nelle relazioni sindacali all'interno dell'Azienda USL;

- interpretazione della norma disciplinante il mantenimento nel tempo della validità del titolo di piena conoscenza della lingua francese;

- interventi per la risoluzione della problematica relativa alla soppressione del servizio di annuncio vocale della destinazione e della fermata del mezzo di trasporto pubblico nella città di Aosta.

FONTE Infoconseil

venerdì 16 gennaio 2015

APPROVATI INDIRIZZI GESTIONALI DEI RIFIUTI

III Commissione: approvato un documento sugli indirizzi gestionali dei rifiuti.

La terza Commissione "Assetto del territorio", allargata alle forze politiche non rappresentate al suo interno, riunita ieri, giovedì 15 gennaio 2015, ha approvato un documento riguardante gli indirizzi gestionali dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta dell'umido.

Il Capogruppo del PD-SVdA, Raimondo Donzel, esprime «soddisfazione sul documento di indirizzo della Commissione perché trovare una sintesi condivisa sulla gestione a freddo dei rifiuti, che ponga fine all'emergenza della discarica e dia avvio immediato alla raccolta dell'umido ove possibile, dopo una dura battaglia referendaria e due anni di lungo e serrato confronto, non è scontato. E' infatti un passo avanti importantissimo per raggiungere l'obiettivo di attuare una strategia "Rifiuti Zero" su tutto il territorio della Valle d'Aosta, adeguandola alla specificità della nostra condizione di regione di montagna, a bassa densità abitativa e con alti flussi turistici periodici. Vigilare sulla fase applicativa sarà quindi fondamentale per evitare che gli errori del passato incidano sulle bollette dei cittadini anziché andare a premiare le comunità e i singoli cittadini che praticano correttamente la raccolta differenziata. Inoltre sarà fondamentale condividere le soluzioni impiantistiche e la corretta separazione delle diverse funzioni gestionali, in particolare quella che porterà alla chiusura della vecchia discarica che va distinta dai processi di qualificazione della raccolta differenziata.»

FONTE Infoconseil

giovedì 15 gennaio 2015

RESPINTA RISOLUZIONE CASA DA GIOCO

Respinta una risoluzione sul rinnovo dell'amministrazione della Casa da gioco.

In chiusura dei lavori dell'adunanza del Consiglio del 14 e 15 gennaio 2015, il Consiglio regionale ha respinto con 18 astensioni (UV e SA) e 17 voti favorevoli, una risoluzione a proposito del rinnovo dell'organo di amministrazione della Casa da gioco di Saint-Vincent.

L'iniziativa, depositata in Aula dai gruppi di opposizione (UVP, Alpe, PD-SVdA e M5S), impegnava il Presidente della Regione e la Giunta a: non riproporre il rinnovo dell'attuale Amministratore unico; operare affinché il prossimo organo di amministrazione provveda ad un sostanziale ricambio del management del Saint-Vincent Resort & Casinò, ai fini del rilancio della Casa da gioco; presentare un disegno di legge per prevedere, senza oneri economici aggiuntivi, la creazione di un organo collegiale rappresentativo anche delle istanze del territorio.

Il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz (PD-SVdA) ha evidenziato: «Nella Task foce è emersa soltanto la volontà da parte della dirigenza della Casa da gioco di risolvere i conti del Casinò esclusivamente abbattendo i costi del personale, per di più secondo una logica inversamente proporzionale allo stipendio. La Casa da gioco ormai pare rappresentare un problema per il territorio di Saint-Vincent, soprattutto da quando si è messa a fare concorrenza alle attività commerciali. Lo scopo da perseguire è ricreare il tessuto con il territorio e l'alleanza con gli operatori economici. Dato però che l'azione di rilancio è stata rifiutata, la Task force ha perso forza propulsiva. Questa risoluzione è stata presentata perché il problema del Casinò si risolve eliminando la causa: una dirigenza incapace di gestirlo adeguatamente. Questa mozione rappresenta la presa d'atto di un discorso.»

APPROVATA MOZIONE FIBROMIALGIA

Il Consiglio regionale il 15 gennaio 2015 ha approvato all'unanimità una mozione in merito alle problematiche determinate dalla malattia neurodegenerativa autoimmune della sindrome fibromialgica.

L'iniziativa, presentata congiuntamente dai gruppi di opposizione (UVP, PD-SVdA, Alpe e M5S) ed emendata dall'Assessore alla sanità, impegna il Presidente della Regione e l'Assessore regionale alla sanità ad assumere diverse iniziative: in attesa di una normativa nazionale, individuare un centro di riferimento sanitario multidisciplinare pubblico regionale specializzato per la diagnosi e la cura della sindrome, sulla base di un protocollo operativo con linee guida e sistema di diagnosi definito; che la sindrome venga riconosciuta come patologia cronica con definizione di un Codice regionale di esenzione; provvedere all’introduzione dell’esenzione dal ticket sulle prestazioni sanitarie correlate alla cura e al monitoraggio della patologia per la riabilitazione e la prevenzione di ulteriori aggravamenti; divulgare una corretta informazione e conoscenza a tutti i livelli preposti alla tutela del diritto alla salute e alla cittadinanza; organizzare specifici incontri formativi  per i medici di medicina generale e specialisti.

Nel dibattito è intervenuto anche il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz, che ha puntualizzato: «E' accertato che questa patologia non è psicogena, ma è una malattia organica, per quanto non chiaramente classificata, con significativi effetti sociali. Già altre Regioni sono intervenute per il suo doveroso riconoscimento. Il nostro gruppo sostiene convintamente questa mozione, che va nella direzione di sensibilizzare la cittadinanza e sostenere i malati.»

FONTE Infoconseil

APPROVATA LEGGE OGM

In apertura dei lavori della seduta del 15 gennaio 2015, il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità il disegno di legge che contiene disposizioni in materia di impiego di organismi geneticamente modificati sul territorio della Regione autonoma Valle d’Aosta.

Il provvedimento legislativo, che si compone di 7 articoli, abroga la vigente normativa regionale in materia di coesistenza tra colture transgeniche, convenzionali e biologiche (n. 29/2005), introducendo il divieto generale di coltivazione degli OGM in Valle d'Aosta.

Nel corso del dibattito è intervenuto anche il Capogruppo Raimondo Donzel che ha sottolineato come «i contenuti di questa norma incontrino i concetti per cui per anni il PD-Sinistra VdA si è battuto, ad esempio il principio di precauzione a salvaguardia della salute dei cittadini. E' un valore aggiunto che accolgo con favore. L'approvazione di questa legge rappresenta il compimento di un considerevole passo culturale in avanti. Inoltre, molto positive possono essere le ricadute per l'immagine turistica della Regione e per il marchio di qualità dei nostri prodotti agricoli. L'unico neo riguarda la questione delle sanzioni eccessive: sono consapevole del rischio di modificare una legge blindata a livello europeo, ma a mio avviso questo gesto è comunque da compiere. Mi sfugge la ratio con cui l'Assessore in Commissione non ha colto l'esigenza di ridimensionare l'ammontare delle sanzioni. Emendando la legge in Aula si può raggiungere la piena condivisione.»

mercoledì 14 gennaio 2015

LEGGE ELETTORALE COMUNALE

Approvate le modifiche alle disposizioni in materia di elezioni comunali.

Nella seduta del 14 gennaio 2015, il Consiglio regionale ha approvato, con 28 voti a favore (UV, SA, UVP, PD-SVdA), 2 contrari (M5S) e 5 astensioni (Alpe) il disegno di legge che modifica le norme regionali in materia di elezioni comunali (n. 4/1995 e n. 54/1998).

Il provvedimento, iscritto in via d'urgenza in Aula, ha ricevuto il parere favorevole a maggioranza della prima Commissione "Istituzioni e autonomia", riunita nel primo pomeriggio di oggi, la quale ha prodotto un nuovo testo di Commissione composto di 49 articoli.

Il disegno di legge interviene anche nella composizione dei consigli comunali. Nei comuni con popolazione superiore a 1.000 abitanti, il consiglio è composto dal Sindaco, dal Vicesindaco e: da 13 consiglieri nei Comuni da 1.001 a 3.000 abitanti; da 15 consiglieri nei Comuni da 3.001 a 5.000 abitanti; da 17 consiglieri nei Comuni da 5.001 a 15.000 abitanti; da 27 consiglieri nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti.

Il Capogruppo del PD-Sinistra VdA, Raimondo Donzel, è intervenuto nel dibattito in aula ed evidenziando: «Nella passata Legislatura, avevamo sostenuto la non possibilità per il Sindaco, una volta raggiunto il limite di mandati, di ricandidarsi a Vicesindaco: oggi siamo soddisfatti per il pieno accoglimento di questo principio, esteso anche agli Assessori. Abbiamo poi apprezzato la riduzione contenuta del numero dei Consiglieri, salvando in tal modo la democrazia e il ruolo delle Assemblee comunali, perché i Consiglieri sono veri e propri "volontari" che operano sul territorio. Abbiamo superato le perplessità sulla non elezione diretta del Sindaco grazie al mantenimento del sistema maggioritario, che per noi è fondamentale, perché obbliga i candidati a presentare un programma cui attenersi e cui dare conto al termine del mandato. Particolare attenzione ha avuto la questione di genere, da intendersi nel senso di rafforzare ed estendere diritti e pari opportunità che devono sussistere in ogni ambito; abbiamo quindi accettato l'espressione di tre preferenze, solo a patto che una sia di genere. Questo ha fatto emergere la necessità di introdurre una quota minima di donne in lista, che deve essere un trampolino per andare verso quella parità che noi auspichiamo e non certo un traguardo, analogamente all'obbligo della presenza di genere diverso in Giunta. Questi sono segnali forti di un cambiamento culturale in Valle d'Aosta, devono essere valorizzati da una corretta prassi attuativa. Questa è una legge che impedisce il proliferare dei costi ma non impedisce di allargare la Giunta ad invarianza di costo per i cittadini. Non esiste la norma migliore, poiché leggi di tal genere sono mediazioni tra sensibilità diverse, ma questa contiene un lavoro innovativo, una mediazione tra forze politiche differenti. Pur ravvisando di essere giunti in ritardo all'approvazione di questo testo, sosterremo questo disegno di legge.»

 FONTE Infoconseil

SCHEDA ELETTORALE

COME CAMBIA LA SCHEDA ELETTORALE

Facsimile di scheda elettorale per Comuni SOPRA i 1000 abitanti. Sono indicati:
  • il simbolo della lista
  • il Sindaco
  • il Vicesindaco

Più lo spazio per 3 preferenze di cui 1 una di genere diverso (pena la decadenza della terza preferenza).



Facsimile scheda elettorale per Comuni SOTTO i 1000 abitanti. Viene indicato solo il simbolo della lista.
(Non c'è più l'elezione diretta del Sindaco)
 

C'è lo spazio per 3 preferenze di cui 1 una di genere diverso (pena la decadenza della terza preferenza).

 

INTERPELLANZA SUL SERVIZIO DI RISTORAZIONE DELL'USL

Il prolungamento del periodo di validità del contratto per il servizio di ristorazione per pazienti e dipendenti dell'Azienda USL alla ditta Vivenda spa è stato l'oggetto di un'interpellanza presentata dal gruppo consiliare PD-SinistraVdA nella seduta consiliare del 14 gennaio 2015.

In particolare, il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz ha spiegato: «Nel 2012, il Direttore generale dell'USL ha affidato, per un periodo di sei anni più eventuali tre di rinnovo, alla ditta Vivenda spa di Roma, il servizio di ristorazione per pazienti e dipendenti dell'Azienda USL valdostana. A fine 2014, è stato prolungato il periodo di validità del contratto fino al 2024, a seguito di una ricontrattazione delle condizioni del servizio, che peraltro prevede una riduzione delle portate e una semplificazione del menu.» Il Consigliere ha quindi voluto sapere «per quale motivo, a fronte di un esiguo risparmio, l'USL abbia potuto prorogare per un termine così lungo un appalto tanto importante; se sia possibile provvedere prima del 2024 a un'eventuale reinternalizzazione (o riaffidamento a diversa condizione) del servizio; se la sola ricontrattazione del costo pasto dei dipendenti sia condizione esaustiva a prevedere, senza ulteriore procedura di gara, un sostanziale raddoppio dei termini; se l'Assessore non ravvisi una procedura anomala, se sia a conoscenza di lamentele sul nuovo servizio di ristorazione, se siano stati effettuati i controlli previsti nel capitolato e quali provvedimenti siano stati assunti nei confronti della ditta; se vi sia l'intenzione di procedere a un'attenta analisi dei fatti segnalati, anche in seno alla Commissione consiliare competente, per valutare se siano stati adottati dall'USL della Valle d'Aosta comportamenti corretti

Nella replica, il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz, ha affermato: «Chiedo di verificare immediatamente con estrema attenzione se sia possibile effettuare una proroga alle condizioni dell'appalto in questione. Riguardo alle spese per la realizzazione delle strutture di ristorazione, come i centri cottura, ritengo che queste ricadano in capo alla ditta, che, tra l'altro, deve per prima effettuare dei controlli giornalieri sui pasti che somministra. Un servizio così importante non deve essere sottovalutato.»

FONTE Infoconseil

INTERPELLANZA CASTELLI E MONUMENTI

Interpellanza sulle modalità gestionali di castelli e siti monumentali.

La riorganizzazione delle modalità gestionali dei castelli e siti monumentali è stata l'oggetto di un'interpellanza presentata dal gruppo consiliare PD-SinistraVdA nella seduta consiliare del 14 gennaio 2015.

«A fine 2013 e a fine 2014 la Giunta regionale ha affidato i servizi di supporto operativo per la vigilanza, custodia, biglietteria e didattica museale presso i castelli e siti monumentali regionali. Nell'ultima delibera però non si tiene conto del dibattito scaturito affrontando la legge finanziaria per il 2015, quando si era ragionato sulla prospettiva di rafforzare l'offerta turistica culturale, a partire dal cambiamento degli orari di apertura di castelli e siti monumentali – ha dichiarato il Capogruppo Raimondo Donzel –. Al di là delle difficoltà di questa stagione invernale, con scarse precipitazioni nevose, occorre comunque riqualificare l'offerta turistica culturale.» Ha quindi chiesto le ragioni della mancata riorganizzazione e «di chiarire perché, dopo un anno di lavoro tecnico-organizzativo, di attività e confronto politico, ci si sia limitati ad usare la fotocopiatrice e non si sia prodotta nessuna idea o soluzione alternativa.»

Nella replica, il Capogruppo Donzel ha espresso la propria contrarietà «alla eventuale razionalizzazione del personale, vista la drammatica situazione occupazionale. L'offerta dei servizi culturali ha infatti ricadute positive su tutti gli operatori turistici e agroturistici e dovrebbe essere potenziata: non è così difficile organizzare gli orari in modo che non tutti i castelli, soprattutto se vicini tra loro, aprano e chiudano alla stessa ora. Si potrebbero ottenere buoni risultati sull'offerta turistica a parità di spesa, anche se ritengo che in questo ambito si potrebbe compiere uno sforzo maggiore, anche dal punto di vista economico, per rilanciare un'occupazione produttiva, creando nuovi posti di lavoro. Giudico invece positivo che già prima di marzo l'Assessore intenda rivedere l'organizzazione per renderla più efficace.»

FONTE Infoconseil

INTERPELLANZA TAGLI AL BILANCIO USL

Il gruppo PD-Sinistra VdA, con un'interpellanza discussa durante la riunione del Consiglio del 14 gennaio 2015, si è occupato dei tagli al bilancio operati dalla Direzione dell'Azienda sanitaria locale.

Nello specifico, la Consigliera Carmela Fontana ha posto l'attenzione sul ruolo assunto dall'Assessorato regionale della sanità. «Contrariamente a quanto sostenuto dall'Assessore Fosson, i tagli al bilancio apportati dalla Direzione Generale dell’USL, ancora una volta, vanno a colpire gli utenti del sistema sanitario, ad esempio con la razionalizzazione delle colazioni mattutine, della sostituzione delle lenzuola e altri tagli di questo genere che, seppur modesti, per un ammalato sono importanti. Non riteniamo né sostenibile, né corretto, far pagare agli ammalati i costi eccessivi di una sanità regionale che, invece, spende allegramente su altri fronti, come per le consulenze, gli incarichi a specialisti esterni, o per il contributo di oltre 6 milioni di euro all’Inva.»

La Consigliera Fontana ha quindi voluto sapere «quale ruolo svolge, o intenda svolgere, l’Assessorato, dato che pare rivestire il semplice compito di esecutore delle decisioni adottate dall’Azienda Sanitaria, frutto, sempre più, di meri calcoli matematici anziché di una attenta ristrutturazione dei costi; se ci sia un nesso tra l’accresciuta diffusione di “infezioni ospedaliere” e la riduzione delle spese per pulizie delle corsie e dell’assistenza alberghiera all'interno delle strutture sanitarie; l'entità del contributo annuo erogato dall’USL all’Inva nella sua funzione di partecipata, l'eventuale ammontare dei servizi extra e come si spiegano queste spese crescenti anche a fronte dell’esistenza, interna all’USL, di un servizio che si occupa proprio di servizi informatici.»

La Consigliera Fontana ha poi replicato all'assessore, che ha affermato che "I tagli alla sanità non sono determinati dall'Azienda USL, ma dalla Finanziaria che ha previsto 11 milioni di euro in meno."

«Si dice di avere una sanità di eccellenza e poi ci si perde razionalizzando le fette biscottate e le lenzuola. Questo è vergognoso, perché i tagli vanno fatti, ma su quello che non serve. Non ci deve rimettere sempre l'ammalato; la riorganizzazione deve aiutare il cittadino, non penalizzarlo. Mi auguro di non dover più fare interpellanze di questo genere. Lavoriamo insieme per risolvere i problemi. La sanità era un servizio di eccellenza e dobbiamo tornare a lavorare per una qualità del servizio la più alta possibile.»

FONTE Infoconseil

INTERROGAZIONE PROJET ÉCOLE VDA

Nella seduta del 14 gennaio 2015, il gruppo PD-Sinistra VdA ha chiesto notizie, con un'interrogazione a risposta immediata, sul progetto Ecole VdA.

«Tenuto conto delle rilevanti ricadute che questa iniziativa avrà nella realtà scolastica valdostana – ha spiegato il Capogruppo Raimondo Donzel –, ci chiediamo se, prima della convocazione dei Collegi docenti, si siano svolte riunioni per ordine di scuola in modo da chiarire ed esplicitare la natura e l'articolazione di Ecole VdA, a maggior ragione constatato l'emergere di perplessità.»

Nella replica all'assessore, che ha dichiarato di "non aver organizzato sufficienti incontri per coinvolgere ogni singolo insegnante nei dovuti approfondimenti, a causa di un difetto di comunicazione interno all'Assessorato", il Capogruppo Donzel ha dichiarato che «bisogna confrontarsi, ma anche ascoltare le esigenze e i problemi sollevati dalle scuole e dalle maestre. I problemi organizzativi sono enormi, sono legati alla mobilità e alla lunga durata della sperimentazione, il progetto doveva essere strutturato in maniera diversa, non può fondarsi solo sulla buona volontà di qualche insegnante. La scuola deve essere davvero per tutti, l'apprendimento dell'inglese è un diritto di tutti gli alunni valdostani; invece in questa iniziativa non trovo ad esempio riferimenti ai disabili o agli alunni affetti da disturbi di apprendimento.»

FONTE INFOCONSEIL

lunedì 12 gennaio 2015

COMUNICATO STAMPA

Il PD-Sinistra VdA contrario al meccanismo dei ticket sanitari imposto dalla Giunta.

La scorsa settimana, la questione dei "ticket aggiuntivi" è stata affrontata in quinta Commissione consiliare con un'audizione dell'Assessore alla sanità Fosson e della Direzione dell'USL Valle d'Aosta. È emerso che, a seguito dell'approvazione dell'ultima legge finanziaria regionale, dal primo gennaio 2015 è entrata in vigore la disposizione che prevede il ticket aggiuntivo di dieci euro, non più per le prestazioni oltre i 36 euro ma per quelle oltre i 20. L'Assessore ha inoltre presentato un elenco di prestazioni a cosiddetto "rischio di inappropriatezza" per le quali la Giunta avrebbe l'intenzione di prevedere un ulteriore ticket di 15 euro fisso per tutti (da aggiungere ai 36 di ticket ordinario e ai 10 aggiuntivi).
«In qualità di componente della Commissione per il gruppo PD-Sinistra VdA – riferisce il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz – ho espresso il nostro totale disappunto contro un provvedimento che tratta ricchi e meno ricchi allo stesso modo, infatti i ticket aggiuntivi sono fissi e non tengono conto né del reddito né della composizione familiare. Ho ricordato ai Commissari che il gruppo PD-Sinistra VdA aveva presentato una serie di emendamenti che abolivano i ticket aggiuntivi uguali per tutti e che fissavano una soglia minima di esenzione fino ai 36.000 euro di reddito e l'obbligo di tener conto di eventuali carichi familiari. Gli emendamenti, come noto, sono stati bocciati in serie senza alcuna spiegazione e discussione da parte della maggioranza. Ho quindi chiesto all'Assessore e all'USL di lavorare comunque, in previsione di una modifica dell'impianto legislativo, a ipotesi di ticket più eque e a forme di compartecipazione più graduali e non una tantum.»

giovedì 8 gennaio 2015

#jesuischarlie

#jesuisCharlie


No a tutti i terrorismi e tutte le violenze animate da fanatismo ed estremismo! No all'odio!

Sì alla cultura della tolleranza, al rispetto dell'Altro da noi, all'amore per il prossimo...

Liberté, Égalité, Fraternité.



#CONSVDA del 14/15 gennaio

Il Consiglio regionale si riunirà, mercoledì 14 e giovedì 15 gennaio 2015.

Nell'ambito dell'attività ispettiva il gruppo PD-Sinistra VdA ha presentato:

  • un'interrogazione in merito alla situazione dei contratti del personale precario in servizio presso l'Azienda Usl

  • un'interpellanza per chiedere le motivazioni della proroga della gestione della "Cittadella dei Giovani" di Aosta; 
 
  • un'interpellanza circa il ruolo assunto dall'Assessorato della sanità, salute e politiche sociali in relazione ai tagli al bilancio operati dalla Direzione dell'Azienda sanitaria; 

  • un'interpellanza sulla mancata riorganizzazione delle modalità gestionali dei castelli e siti monumentali; 

  • un'interpellanza per avere chiarimenti in merito al prolungamento del periodo di validità del contratto per il servizio di ristorazione per pazienti e dipendenti dell'Azienda Usl alla ditta Vivenda spa. 

Infine è stata presentata congiuntamente una mozione  da tutti i gruppi di opposizione (UVP, PD-Sinistra VdA, Alpe e M5S) a proposito degli interventi per affrontare le problematiche determinate dalla malattia neurodegenerativa autoimmune della sindrome fibromialgica.