Casa da gioco: non ci sono più scuse per il management.
A qualche settimana dall'insediamento della Task Force politica sulla Casa da gioco di Saint-Vincent, i gruppi consiliari di opposizione UVP, Alpe, PD-SinistraVdA e M5S hanno concretamente preso atto della gravissima situazione finanziaria in cui versa l'azienda Casinò de la Vallée spa.
Una situazione che il Governo regionale ha cercato, prima delle elezioni, di sottacere e, quindi nei vari dibattiti consiliari che si sono svolti dall'inizio della Legislatura, di mascherare, negando per ben due volte l'istituzione di Commissioni speciali e d'inchiesta.
Oggi, grazie alla Task Force, il quadro si è chiarito: quanto dettagliato dall'Amministratore unico e dalla dirigenza ha rivelato tutta la drammaticità della situazione, tant'è che la ricapitalizzazione di 60 milioni di euro approvata a ottobre è già stata utilizzata per un parziale rientro dei mutui accesi con Finaosta e dei debiti nei confronti delle banche e dei fornitori.
A fronte di questa situazione, la soluzione ai problemi di bilancio, prospettata dall'Amministratore unico Luca Frigerio, è di tagliare innanzitutto i costi del personale. Le strategie per aumentare i ricavi e per rilanciare la società sono invece molto fumose e poco concrete. Mancano le iniziative per il territorio, un piano di crescita credibile degli introiti e un progetto di riorganizzazione del personale con effetti strutturali: insomma, non c'è nessuna di quelle azioni che sono state declinate nella delibera di costituzione della task force e che la stessa dovrebbe valutare e approfondire.
Questa prima parte di lavoro vede quindi i gruppi di minoranza e maggioranza prendere atto che i piani industriali proposti in questi anni sono falliti. In mancanza, nel breve termine, di una prospettiva di crescita dei ricavi, l'unica via gestionale concreta che l'Amministratore unico propone alla maggioranza e alla minoranza per salvare l'azienda è la riduzione dei costi del personale.
I gruppi di opposizione prendono atto che, dopo avere investito enormi risorse, la maggioranza si trova nella condizione di dover dare il via ad un operazione negata fino ad ora. A fronte di questo fallimento i gruppi di opposizione propongono di valutare nuovamente la rapida sostituzione dell'attuale management della Casinò de la Vallée e di affidare la gestione della Casa da gioco ad una nuova dirigenza che ritorni ad essere credibile per la comunità valdostana e che proponga un nuovo piano industriale volto a garantire un vero e concreto rilancio, valutando nel merito, nel rispetto dei processi concertativi, tutti i costi, sia quelli del personale, a cominciare dai livelli più alti, sia i costi di forniture e materiali che si presentano poco trasparenti.