venerdì 30 maggio 2014

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO 30/05/2014

RIMOZIONE DELLA DIRIGENZA PER UN VERO RILANCIO DELLA CASA DA GIOCO DI SAINT-VINCENT 

In questi giorni i lavoratori della Casa da gioco si stanno esprimendo sull'accordo sindacale che potremmo definire, perché così è stato presentato, "salva Azienda". Nel rispetto del lavoro svolto dai Sindacati nella stesura del testo di accordo, i gruppi consiliari UVP, Alpe, PD-SinistraVdA e M5S esprimono tutto il loro disappunto per come è stata sottovalutata e gestita la crisi che porta oggi a tagliare gli stipendi ai lavoratori. Innanzitutto occorre ricordare anche il sacrificio dei lavoratori del Billia che, con l'annullamento del contratto di 2° livello e pur dopo gli scioperi contro tale decisione, hanno subìto tagli salariali per oltre il 20% (3.300 euro annui su redditi di circa 23.000 euro) e che, dopo varie richieste e solleciti per incontrare Azienda e proprietà per avviare una nuova trattativa, non hanno ricevuto alcuna risposta. Più in generale va ribadito come i pessimi risultati del Casinò di Saint-Vincent siano stati imputati a lungo, da chi ha responsabilità politiche e gestionali, esclusivamente alla crisi del gioco e a fattori esterni. Ora, proprio grazie al lavoro delle forze di opposizione, sono emersi gli sprechi e le inefficienze che, sommate al disinteresse politico-gestionale, hanno prodotto l'attuale disastro. Quello che oggi non è più tollerabile è che le stesse persone che hanno ridotto in queste condizioni l'Azienda abbiano la faccia tosta di chiedere ai lavoratori di pagare con i tagli ai loro stipendi gli errori compiuti in tutti questi anni! Sacrifici che, con l'opera dei Sindacati, la battaglia dei lavoratori e il sostegno delle forze di opposizione in Consiglio regionale, sono scesi da una prima proposta di 12 milioni circa di euro agli attuali quasi 4 milioni. Più di 8 milioni di differenza che indicano ancora una volta con quanta approssimazione e superficialità sia stata preparata e condotta una trattativa di fondamentale importanza per il futuro dell'Azienda, creando così tensioni, scioperi, estenuanti trattative e ritardi nella stesura e nell'applicazione dell'accordo. I tagli riguarderanno anche gli stipendi dell'amministratore unico e dei dirigenti: i responsabili del disastro a cui assistiamo. Sicuramente un'inversione di tendenza rispetto a quando venivano difesi a spada tratta da Rollandin e Baccega: un'inversione per noi non sufficiente! La riduzione dello stipendio non basta in quanto la risoluzione votata dal Consiglio regionale il 26 marzo scorso ne richiedeva la rimozione. Pretendiamo quindi che venga data piena applicazione alla risoluzione approvata e che chi ha sbagliato se ne vada!! E' un dovere nei confronti dei lavoratori, al fine di non vanificare gli sforzi che gli stessi eventualmente faranno nell'accettare la riduzione dei loro stipendi, affinché il risparmio che ne deriverà venga affidato a nuovi dirigenti che con umiltà, competenza ed entusiasmo lavoreranno per il rilancio e il futuro della Casa da gioco.

martedì 13 maggio 2014

Lettera aperta agli eletti e ai movimenti

Al Presidente dell’Union Valdôtaine
Al Presidente di Stella Alpina
Ai gruppi consigliari di UV e Stella Alpina


I gruppi consigliari UVP-ALPE-PDSinistraVdA-M5S e le rispettive forze politiche, dopo aver ricercato in questi primi 10 mesi di legislatura, con atti concreti e tentativi incessanti, un dialogo costruttivo per affrontare e risolvere le urgenze della crisi che coinvolge la comunità valdostana,
prendono atto, a seguito delle dichiarazioni di Ennio Pastoret, della volontà delle forze della ex-maggioranza UV e Stella Alpina di confrontarsi sulle emergenze.

Ricordano che, sin dal luglio 2013,  la legislatura è stata caratterizzata dalla totale occupazione spartitoria da parte di UV e Stella Alpina, malgrado i numeri risicati, di tutte le cariche, comprese quelle istituzionali e di garanzia come la Presidenza del Consiglio e la Commissione Affari generali, a cui va aggiunto il mantenimento del numero degli assessorati a 8, malgrado gli impegni pubblicamente assunti nel periodo elettorale.

Rammentano altresì che, dall’inizio di questa legislatura, la convergenza sui grandi dossier richiesta dalle opposizioni è sempre stata rifiutata da quelle stesse forze che oggi la invocano, ed in particolare proprio sugli stessi temi oggi sollecitati.

Ritengono, a tale proposito, opportuno ricordare il lavoro prodotto su alcuni temi fondamentali, da noi considerati da sempre urgenti e prioritari, a prescindere dall’attuale crisi politica:

sulle riforme e in particolare per quanto è della revisione del Titolo V, sottolineano la mancanza di iniziativa della maggioranza UV-SA e l’atteggiamento rinunciatario adottato riguardo alla possibilità di esercitare le competenze statutarie;
sul patto di stabilità, a fronte della puntuale proposta di costituzione di una task-force rappresentativa di tutti i gruppi politici presenti in Consiglio che andasse a Roma a sostenere in modo sinergico e coeso le questioni finanziarie e l’Autonomia stessa della nostra Regione, ricordano come si manifestasse ancora una volta un rifiuto alla condivisione, con la riproposizione della consueta gestione e visione personale di ogni dossier, con l’aggravante di isolare di fatto la Valle d’Aosta anche dal contesto delle altre Autonomie speciali, producendo così i risultati nefasti che tutti conosciamo;
sui fondi strutturali, la cui necessaria attività di pianificazione è stata sollecitata più volte in questi mesi, si è riscontrata la medesima attitudine di chiusura malgrado una risoluzione approvata dal Consiglio e puntualmente disattesa;
sulla Casa da gioco di Saint-Vincent si ricorda che, al di là della crisi politica, il Consiglio Regionale aveva già tracciato, deliberandolo, il percorso, mai rispettato, del rinnovo dell’attuale dirigenza, Amministratore Unico in primis;
sui cantieri forestali, infine, oggetto di continue ed importanti iniziative da parte delle forze di opposizione, che si sono adoperate per il reperimento dei fondi e che hanno sempre dato la piena disponibilità ad approvare immediatamente la relativa variazione di bilancio, al fine di risolvere parzialmente le criticità e a fronte di una gestione disastrosa e dei danni prodotti.
Tutto ciò premesso, le forze di opposizione prendono atto di come, a 10 mesi dall’inizio di una legislatura caratterizzata da un rapporto di 18 a 17 e a più di un mese dal crollo della Giunta regionale, a fronte dell’incapacità da parte di UV e Stella Alpina di garantire la governabilità nonostante i vari ed infruttuosi tentativi messi in campo, ci sia finalmente la presa di coscienza da parte dell’ex maggioranza, che certi dossier, da sempre ignorati o gestiti in modo personalistico, oltre ad esistere necessitano obbligatoriamente di condivisione.

Rilevano che si è comunque di fronte ad una presa di coscienza, seppur tardiva, del palese fallimento del sistema, del metodo e del progetto politico proposto da UV e Stella Alpina.

Al fine di sbloccare questa situazione, la cui soluzione non è più rinviabile, e a fronte dell’impasse a cui la ex-maggioranza pare non saper dare soluzione, ribadiscono con forza la necessità di un radicale rinnovamento dei metodi di gestione attuali: cambiamento che può essere realizzato solo attraverso la discontinuità con coloro che hanno rappresentato questo modo di fare politica.

Ora, evidenziato chiaramente che il fallimento del progetto UV-Stella Alpina ha determinato l’attuale crisi politica con la conseguente paralisi amministrativa e, rilevato come questa situazione crei ulteriore difficoltà e criticità alla comunità valdostana, le forze di opposizione desiderano ancora una volta dimostrare il loro senso di responsabilità nei confronti dei Valdostani dichiarando la loro disponibilità ad aprire un serrato confronto fondato sui contenuti del progetto politico della Renaissance, sulle priorità e urgenze di questi primi 10 mesi di legislatura congiuntamente a quelle che proporranno l’UV e la Stella Alpina, al fine di giungere alla redazione di una mozione di sfiducia costruttiva condivisa.

Alessia Favre – Luigi Bertschy (UVP)
Piero Floris – Patrizia Morelli (ALPE)
Fulvio Centoz – Raimondo Donzel (PD-Sinistra VdA)
Roberto Cognetta – Stefano Ferrero (M5S

venerdì 9 maggio 2014

COMUNICATO STAMPA 9 MAGGIO

Renaissance auspica senso di responsabilità per un passo avanti nella soluzione della crisi

I gruppi consiliari di Union Valdôtaine Progressiste, Alpe, PD-SinistraVdA e Movimento 5 Stelle, unitamente alle forze politiche di cui sono espressione in Consiglio regionale, diffondono la seguente nota.

«Le forze della Renaissance, dopo aver affrontato con estrema serietà la crisi causata dal fallimento della ormai ex maggioranza regionale, e aver preso atto del prolungato periodo fatto di infruttuosi e fallimentari tentativi di UV e Stella Alpina di ricomporre la rottura avvenuta,
Dopo aver avviato in questi giorni un tavolo di confronto tra forze politiche e eletti in Consiglio al fine di verificare eventuali adesioni e convergenze sui punti programmatici da noi proposti,
A fronte delle richieste di incontro di UV e Stella Alpina,
Riaffermano, in modo fermo e univoco, la convinzione che questa crisi di sistema, per giungere ad un cambiamento vero, passi necessariamente attraverso i contenuti programmatici di Renaissance, eventualmente arricchiti da altre sensibilità, al fine di evitare il bieco mercato delle poltrone a discapito di princìpi, valori, ideali e delle esigenze reali dei valdostani.
Dopo questi confronti, e con l'obiettivo di lavorare per una rapida soluzione della crisi, che non può procrastinarsi ulteriormente sulle spalle della comunità, le forze di Renaissance, ad un mese dalla presentazione del progetto, non hanno ricevuto alcuna risposta da UV e Stella Alpina riguardo ad una possibile convergenza su tale progetto. Adesioni e disponibilità che avrebbero rappresentato un passo avanti nella soluzione della crisi, determinando nuovi scenari di reale cambiamento, per uscire rapidamente da questa situazione di stallo. 
Le forze prendono, invece, atto dell'apertura ad una convergenza sui contenuti del progetto di Renaissance arrivata da parte del Consigliere del gruppo dell'UV, Leonardo La Torre e auspicano che in questa delicata fase possa prevalere il buon senso attorno a questo progetto abbandonando l'interesse personale, con l'unico obiettivo di realizzare il bene della Valle d'Aosta.» 

giovedì 8 maggio 2014

FRIGERIO

SCARSI RISULTATI E DISPREZZO PER IL CONSIGLIO

Apprendiamo con stupore, in seguito alle affermazioni rese tramite la nota dell'amministratore della Casinò de la Vallée spa del 14 aprile 2014, che il Consiglio regionale, proprietario del 99% del pacchetto azionario della società, non avrebbe diritto di valutare i risultati e l'operato di chi non è stato in grado di gestire la casa da gioco, né tanto meno di chiederne la revoca.
Il Casinò ha perso milioni di euro di incassi e quote di mercato, ha risucchiato quasi 100 milioni di euro dalle casse regionali in una dubbia e discutibile ristrutturazione, con il risultato di colpire a morte albergatori, ristoratori e in generale tutta l'economia di Saint-Vincent e dell'intera Valle d'Aosta e il sig.  Frigerio, uomo da 349.000 euro all'anno, non ha l'onestà di riconoscere il fallimento della sua dirigenza e della sua amministrazione che hanno portato l'azienda ad un passo dal fallimento. Sono inaccettabili i toni minacciosi  utilizzati dallo stesso nei confronti delle istituzioni.
Il sig. Frigerio al Casinò come il dott. Rollandin in Regione sono il simbolo di quell'attaccamento al potere e alle poltrone, in cui gli interessi personali di stipendi di centinaia di migliaia di euro stanno al di sopra di tutto: due facce della stessa medaglia rappresentata da una politica degenerata in privilegi immeritati e clientelismo.
Non stupisce quindi il silenzio dell'ex presidente Rollandin e tanto meno quello dell'eclissata presidente del Consiglio Rini, che ha ormai completamente rinunciato a quel ruolo di garanzia che la sua carica istituzionale le attribuiva, ritirandosi in eloquenti assenze programmate e imbarazzanti silenzi quando si tratta di difendere il ruolo di controllo che devono avere i Consiglieri regionali.
La risoluzione approvata dalle forze di opposizione per far dimettere i vertici inadeguati della Casinò de la Vallée spa, Amministratore unico e dirigenti da oltre 240.000 euro all'anno compresi, completamente ignorata, oltre all'impossibilità di ottenere i documenti e le fatture più volte richiesti confermano che nelle stanze oscure della società regionale sono nascosti segreti da custodire ad ogni costo.
L'azione legittima di controllo, di verifica e di indirizzo che i Consiglieri regionali di opposizione, azionisti come il resto dei valdostani della casa da gioco, hanno il diritto, anzi il dovere, di svolgere con attenzione è stata oggetto di scherno da parte del sig. Frigerio.
Intanto a più di un mese dalla richiesta di dimissioni, in attesa dei massicci arrivi dei cinesi da Macao, nessuna soluzione e giunta dalla maggioranza per risollevare la crisi del Casinò, salvo il mantenimento della fiducia  al sig. Frigerio.
Riteniamo che lo spettacolo sia finito e che burattinai e pagliacci possano ritirarsi in silenzio.


mercoledì 7 maggio 2014

L'ULTIMA CHANCE

di Raimondo Donzel

Dopo più di un mese di crisi politica, provocata dalla caduta della ex maggioranza UV SA e dell'ex governo Rollandin, spero che di fronte ai gravi problemi di giovani, disoccupati, famiglie e imprese a nessuno dei "responsabili" di anni e anni di malgoverno venga in mente di ripresentarsi come i salvatori della "patria".
Vedo crescere la tentazione di scaricare le colpe sul governo nazionale di #Renzi, dopo averlo salutato e applaudito come un grande innovatore della politica.
Vedo crescere la tentazione di salvare capra e cavoli con un un governo di tutti i consiglieri, che non farebbe nulla, e ci porterebbe comunque a elezioni.
Vedo crescere la tentazione di tornare a illudere i Valdostani con buoni di benzina, fondi europei, posti di lavoro nella forestale e nelle mostre e castelli, ospedali nuovi, università e treni che sfrecciano veloci, accordi con lo Stato per sbloccare il patto di stabilità: in 10 mesi non han fatto nulla, ora vogliono fare i super eroi?
Per me questi signori non sono credibili (sanno di non essere più credibili : raccontando di avere maggioranze che non hanno, mentono sapendo di mentire)...
Il loro obiettivo è togliere credibilità a tutti quelli che fanno politica, per approfittare dei posti di potere che tengono ben stretti e salvarsi alle prossime elezioni...
In questo scenario che usa la paura delle famiglie e delle aziende per salvare pochi privilegiati, anziché pensare al #benecomune c'è una #speranza: il #cambiamento promosso da #renaissance valdôtaine. 

Non possiamo togliere ai Valdostani l'ultima chance!

lunedì 5 maggio 2014

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO 5 MAGGIO

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO PD-SINISTRA VDA, UVP, ALPE, M5S.

IN 17 UNITI E COMPATTI E PROPOSITIVI PER RISOLVERE LA CRISI.

I gruppi consiliari di UVP, Alpe, PD-SinistraVdA e M5S ribadiscono che la crisi nasce dal fallimento politico e dalle pesanti responsabilità dell'ex Presidente Rollandin il quale, mai dimessosi malgrado i proclami, continua di fatto ad occupare con arroganza e spregiudicatezza le istituzioni dimenticandosi di non essere più numericamente in grado di garantire la governabilità, paralizzando in questo modo l'azione amministrativa.
In questi giorni l'Union Valdôtaine, a mezzo di comunicati stampa, prova a confondere l'opinione pubblica con un duplice obiettivo: celare ad arte le gravi responsabilità di chi ha governato e condotto in questa situazione la Valle d'Aosta, cercando di scaricarle sull'opposizione.
I 17 Consiglieri sono determinati a proseguire nella loro azione costruttiva e propositiva volta alla soluzione della crisi e a respingere le illazioni fatte circolare dall'Union Valdôtaine in queste ultime ore circa il ridimensionamento numerico dei 17, con lo scopo di mascherare lo sbandamento avvenuto nei giorni scorsi da parte di qualche esponente di spicco, evidentemente più preoccupati per una loro ricollocazione futura, che non per i problemi dei Valdostani.
I 17 ribadiscono pertanto di non essere sul mercato delle poltrone e invitano chi tenta disperatamente di mantenere il proprio potere ormai perduto ammiccando a qualche singolo Consigliere di opposizione, a non perdere tempo invano.
I 17 Consiglieri denunciano infine gli attacchi e l'aggressività dell'Union Valdôtaine, aggressività derivante probabilmente dal timore di un ritorno anticipato alle urne e ricordano che ad oggi esiste ancora una soluzione immediata a questo stallo rappresentata dal documento della "Renaissance valdôtaine", progetto politico aperto al confronto che avanza una serie di proposte e di soluzioni concrete per contrastare la crisi politica, economica e occupazionale che vive oggi la Valle d'Aosta.
 Attendiamo quindi fiduciosi, a distanza di quasi un mese e al di là dei proclami, una risposta dai singoli Consiglieri eletti in Consiglio ad un progetto che potrà rilanciare e garantire il benessere sociale e lo sviluppo economico della nostra regione.
SEGUONO 17 FIRME. 



venerdì 2 maggio 2014

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO UVP, ALPE, PD SINISTRA VDA, M5S

COMUNCATO STAMPA CONGIUNTO PD SINISTRA VDA, ALPE, UVP, M5S

Preso atto del nuovo sorprendente parere riguardo al percorso di soluzione della crisi in atto da parte degli Uffici legislativi del Consiglio regionale; 

Constatato che tale interpretazione, che sembra alquanto intempestiva e discutibile poiche’ pare riferirsi a sistemi elettorali che prevedono l’elezione diretta del presidente della Regione, stravolge completamente il precedente parere rilasciato dagli stessi uffici;

Le forze di opposizione UVP – Alpe – PD sinistra Vda e Movimento Cinque Stelle rilevano, con amarezza che, ancora una volta attraverso un approccio basato su cavilli amministrativi e giuridici, che ignorano completamente il dato politico, cioè che la maggioranza non esiste più, è stata negata la convocazione del Consiglio straordinario, riportando la situazione di grave crisi politica in un nuovo stato di impasse.

Le forze di opposizione ribadiscono la necessità che la politica si assuma le proprie responsabilità e sottolineano la vergognosa insistenza da parte del presidente Rollandin il quale nonostante sia stato dimissionato da settimane, continua ad occupare abusivamente la massima carica istituzionale della Regione, impedendo di fatto, anche alla luce dell’ultimo parere dell’ufficio legislativo, la soluzione della crisi.
Preso atto che le aperture al programma di Renaissance espresse nei giorni scorsi da diversi esponenti del fallimentare asse UV-Stella alpina sembrano ora rientrate, sempre a seguito del citato parere, per meri calcoli di convenienza.
A questo punto, per dare una prospettiva chiara e certa ai cittadini valdostani, i movimenti di opposizione ritengono che l’unica strada percorribile, in assenza di diversi segnali da parte di qualche ulteriore consigliere dell’ex maggioranza che aderisca al documento Renaissance, sia quella delle elezioni anticipate, per le quali è in corso la raccolta di firme tra i consiglieri.