Nella seduta del 9 ottobre 2014, il gruppo consiliare PD-SinistraVdA, con un'interpellanza, si è soffermato sulle sedi e sul personale dipendente delle società "Nuova Università valdostana" e "Complesso ospedaliero Umberto Parini.
In particolare, il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz, ha rilevato che «a quanto ci risulta tali società dispongono di un organico costituito da un amministratore unico, da alcuni dipendenti e consulenti dei quali, dai siti istituzionali, non sono accessibili né le generalità né le modalità di assunzione. Ci risulta inoltre che le società abbiano sede nel medesimo stabile e numero civico, in uffici che risultano acquistati direttamente e non in locazione. Si tratta di società che costano alla Regione, solo per il loro funzionamento, quasi 800 mila euro all'anno.» Vorremmo quindi sapere «il motivo per cui le sedi non siano state locate o reperite nell'ambito del patrimonio già di proprietà regionale, considerato che tali società esauriranno il proprio mandato a conclusione dei compiti a loro affidati, se l'acquisto sia stato preceduto da una regolare gara di appalto o se si sia provveduto a un negoziato privato, le caratteristiche (metratura, vani), il costo di acquisto e le generalità del cessionario dei locali, le modalità di assunzione e se sia stata fatta una procedura pubblica per l'assunzione o se si sia provveduto a una diversa modalità di assunzione. Infine, chiedo se vi sia l'intenzione di provvedere alla eventuale immissione, in sostituzione dell'esistente, di personale già operante presso gli organici dell'Amministrazione regionale o delle partecipate/controllate regionali, così da conseguire un razionale reimpiego delle risorse esistenti e un risparmio a beneficio delle casse pubbliche.»
Nella replica, il Consigliere Guichardaz, ha affermato che «i siti internet contengono informazioni molto minimali: bisognerebbe sforzarsi un po' di più per migliorare l'informazione al cittadino. Anche se la sede era della Pila spa, non cambia niente perché l'acquisto è stato un costo per l'Amministrazione, senza contare che i locali sono assolutamente sovradimensionati rispetto alle esigenze: 400 metri quadrati ci sembrano eccessivi per 8 dipendenti. Il patrimonio immobiliare regionale dispone di una pletora di stabili e uffici che spesso sono dati in comodato d'uso gratuito ad associazioni, mentre la Regione compra degli stabili di cui è difficile fare un piano di valorizzazione, a maggior ragione per società a termine. Siamo convinti che le società di scopo siano dei contenitori che non hanno più senso di esistere considerato che ci sono molti dipendenti regionali, con competenze e professionalità, che farebbero volentieri domanda di mobilità per andare a svolgere le loro funzioni e potrebbero farle anche bene. La Regione risparmierebbe 600 mila euro l'anno di personale e ne guadagneremmo in efficacia e trasparenza.»
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