mercoledì 30 aprile 2014

PRIMO MAGGIO

Buon primo maggio ricordando a tutti che il lavoro rimane la nostra PRIORITA'! Per questo la voce #lavoro è la prima a comparire nel nostro programma di #cambiamento #renaissance

"1.LAVORO, WELFARE E EQUITA' SOCIALE
La priorità, anche in Valle d'Aosta, oggi è il lavoro. Partiamo dall'esigenza di rifondare il sistema economico valdostano, valorizzando la piccola e media impresa e l'indotto locale. Il nostro progetto vuole portare trasparenza, pari opportunità di accesso, valorizzazione dei giovani e meritocrazia come criteri per favorire l'occupazione e per incentivare l'imprenditorialità di qualità, facilitando le ricadute economiche sociali e culturali sul territorio.
La diminuzione delle risorse non può essere l'alibi per tagli lineari al sistema di welfare della Valle d'Aosta, che va mantenuto con l'idea che il nostro welfare non si riduce all'emergenza sociale ma è un sistema diffuso e inclusivo, che è segno di civiltà e favorisce la coesione sociale. Proponiamo una nuova modalità di aiuto alle famiglie in grado di rispondere alle sempre più numerose criticità che la crisi economica impone anche ai cittadini valdostani."


venerdì 25 aprile 2014

25 APRILE A VERRÈS

DISCORSO UFFICIALE DEL CONSIGLIERE RAIMONDO DONZEL

#25aprile #bellaciao
Verrès, 25 aprile 2014
Nel 69esimo anniversario della Liberazione

Care partigiane, cari partigiani,
Staffette,
Autorità civili, militari e religiose
Cittadine e cittadini
Chers amis valdôtains

Il 25 aprile si celebra nelle piazze! Percorrendo le strade e sventolando bandiere! Come 69 anni fa la libertà si esprime simbolicamente con i cittadini che riprendono possesso del cuore delle città, degli spazi pubblici, come avvenne per Milano e Torino (Aosta sarà liberata il 28 aprile). La dittatura finisce e si apre la strada al governo del popolo: la democrazia!

E vedere ancora oggi dei coraggiosi partigiani che sfidano il peso e gli acciacchi dell'età per essere in piazza a testimoniare con la loro presenza riempie il cuore di commozione e di ammirazione.

Donne e uomini che non si sono battuti solo nei due anni terribili e tragici della guerra e della violenza: alcuni di loro dopo aver imbracciato un fucile nell'autunno del 1943 si stanno battendo da 71 anni per la democrazia e la libertà. Altri purtroppo non sono più tra noi perché cominciarono sin dal 1925 a lottare contro il fascismo! E tanti, troppi caddero nel fiore degli anni!

I valori che sbocciarono e maturarono nella lotta di liberazione dal nazifascismo hanno promosso tante conquiste politiche e sociali ma sono stati spesso oggetto di attacchi e tentativi di revisione anche in questi 69 anni di democrazia e libertà.
E non bisogna mai abbassare la guardia.

Per questo l'ANPI oggi è presente in tante piazze d'Italia per coinvolgere tanti cittadini e soprattutto i giovani ad aderire ufficialmente all'associazione, al fine di continuare a tener ben alto il vessillo della libertà, e come recita lo Statuto del 1944 "Restituire al Paese una piena libertà e favorire un regime di democrazia per impedire in futuro il ritorno di qualsiasi forma di tirannia e assolutismo."

Dunque L'ANPI è sempre attenta alle riforme Costituzionali e per noi valdostani, si impone vigilanza massima sulla riforma del Titolo V che rischia di compromettere il fragile percorso del federalismo e indebolire o intaccare la nostra Autonomia speciale conquistata proprio con la lotta di liberazione. Lo dico con chiarezza qui oggi: "la nostra Autonomia non è un valore negoziabile."

E con la libertà i partigiani permisero anche l'affermazione di valori come la solidarietà e l'equità. La crisi economica drammatica che stiamo vivendo mette a dura prova tutta la nostra società.
La crescita esponenziale della disoccupazione, in particolare quella giovanile, la chiusura delle piccole attività commerciali e artigianali o industriali, condanna molte famiglie in una condizione di impoverimento o di povertà vera e propria. Diventa sempre più difficile reperire le risorse necessarie per mantenere il nostro welfare, garantendo assistenza agli anziani e asili nido per i più piccoli. Vanno dunque contrastati i privilegi e sprechi; e tutti devono concorrere in maniera equa e proporzionale al reddito al risanamento dei conti pubblici.
Servono dunque più equità e solidarietà; senza le quali vengono quindi messi in discussione diritti fondamentali conquistati grazie alle lotte sociali che si ispirarono ai valori della resistenza: diritto alla salute, diritto allo studio, diritto al lavoro e diritti del lavoro.

Questi diritti sono fondamentali perché un cittadino sia veramente libero: i nostri giovani senza lavoro sono privati della loro identità, del bene più prezioso per una donna e un uomo: la possibilità di costruire un progetto di vita, di coltivare una speranza, l'opportunità di sognare il futuro.
Senza diritto allo studio non c'è libertà per i nostri giovani: gli è negata la mobilità sociale e soprattutto la possibilità di accedere per tutti, senza distinzione fra ricchi e poveri, liberamente al sapere, alla conoscenza degli "infinti mondi". Quindi libertà ed equità sono facce di una stessa medaglia: senza l'una non può esserci neppure l'altra!

Ma i valori non piovono dal cielo. Sono frutto di un'educazione famigliare e sociale e soprattutto si imparano a scuola.
Un plauso va quindi alle maestre e a tutta l'Istituzione Evançon 2 per l'attenzione che dedicano da anni e in modo continuativo a questa ricorrenza e per il lavoro quotidiano sui valori promossi dalla Resistenza che favorisce la formazione dei nuovi cittadini e delle nuove generazioni.

Pietro Ingrao, già Presidente della Camera dei deputati, ha dichiarato: "Ricordare dunque. Ma anche insegnare a scuola. I miei nipoti devono sapere cosa fu quel tempo, le atrocità e le speranze degli italiani che si batterono per la libertà. Indicherei un libro da leggere: le lettere dei condannati a morte della Resistenza. Giovani che i nazisti decisero di uccidere. Prima di morire scrissero i loro ultimi pensieri. E ognuno di essi si concludeva con una speranza: "verrà un giorno...".
È infatti venuto il giorno della libertà."

Viva la LIBERTA’!
Antifascisti Sempre!


giovedì 24 aprile 2014

25 aprile



Ora e sempre #resistenza

NUOVO GOVERNO REGIONALE

COMUNICATO STAMPA 

Formazione del nuovo Governo regionale: richiesta la convocazione di un 

Consiglio straordinario 

 

In data odierna, 24 aprile 2014, le forze di opposizione in Consiglio Valle (UVP, ALPE, PD Sinistra VdA e M5S) comunicano, vista la gravità della situazione politica venutasi a creare e lo stallo a cui ci ha condotto il decaduto Governo regionale, non più legittimato da alcuna maggioranza, di aver chiesto la convocazione urgente del Consiglio regionale per provvedere agli adempimenti previsti dagli articoli 2, 3 e 4 della legge regionale 7 agosto 2007, n. 21,  relativamente all'elezione del Presidente della Regione e del Governo regionale.
La richiesta di un'adunanza straordinaria deriva dalla necessità di fornire una rapida risposta alla crisi politica in atto; in un clima di costante confronto e collaborazione con i partiti e i movimenti a cui fanno riferimento i 17 Consiglieri dell'opposizione, si ribadisce, infine, la necessità di superare i vecchi rituali e i tatticismi della politica, messi in atto in queste ore dall'Union Valdôtaine, così da avere risposte chiare sul nostro progetto di cambiamento "La Renaissance Valdôtaine" da parte degli eletti che vorranno aderirvi.

mercoledì 23 aprile 2014

DECADE LA GIUNTA REGIONALE

Il Consiglio regionale si è riunito oggi, mercoledì 23 aprile 2014, per discutere la presa d'atto delle dimissioni degli Assessori regionali.

Ecco la sintesi dell'intervento del Capogruppo del PD - Sinistra VdA, Raimondo Donzel:

"Oggi vince il Consiglio Valle, che ritrova la centralità, con il dibattito che ha di nuovo valore politico perché ha di nuovo valore il voto che si esprime in quest'Aula.  Dai banchi dell'opposizione è stato messo a disposizione un progetto per il futuro della Valle d'Aosta chiaro, serio, che può essere arricchito da nuovi contributi. Non vogliamo che ora si apra un teatrino della politica, in cui si perde solo tempo, con riunioni che generano nuove riunioni. Ora si parte per un percorso, tenendo ben presente che siamo sempre stati chiarissimi: o c'è maggioranza politica o si va a elezioni.
Questo però non va enfatizzato, è una constatazione. 
Siamo disponibili al confronto nel merito del documento dell'opposizione, sapendo che l'esigenza è quella di un #cambiamento forte, innanzitutto nel metodo di gestione della cosa pubblica, del rapportarsi tra i Consiglieri rispettando le idee altrui. 
Si è perso il ruolo del dialogo costruttivo per questo noi abbiamo detto basta. Il metodo è il presupposto per arrivare ai contenuti: non si può continuare a difendere i privilegi, della politica e della casta dei manager, e il primo segnale di #cambiamento, di discontinuità, deve partire da qui. Nessuno pensi di trascinare all'infinito questa crisi politica, allora le inevitabili elezioni risulteranno come l'ennesimo fallimento della politica. Di fronte a una nuova melina l'opposizione alzerà i toni, sarà durissima. 

C'è poco tempo a disposizione per il #cambiamento della Valle d'Aosta."


venerdì 18 aprile 2014

MOZIONI DI SFIDUCIA

Sono state depositate oggi alle 12 otto mozioni di sfiducia nei confronti degli Assessori Regionali.
La Valle d'Aosta merita un nuovo governo regionale rappresentativo, autorevole e stabile! 


#cambiamento