venerdì 31 ottobre 2014

COMUNICATO STAMPA

Il Partito Democratico della Valle d’Aosta, il gruppo consiliare PD Sinistra VdA, i Giovani Democratici della Valle d’Aosta, il Centro Democratico e il Partito Socialista della Valle d'Aosta prendono atto del comunicato stampa del Comitato Si Può Fare - sottoscritto da alcune delle associazioni e movimenti politici facenti parte del Comitato stesso - con cui si dà piena adesione alla campagna nazionale “Blocca lo Sblocca Italia” e confermano, come rappresentato all'interno del Comitato stesso, la non adesione a tale iniziativa.
Pensiamo che sia utile per la cittadinanza un dibattito e uno scambio di vedute sul DL con  associazioni che in modo meritorio si fanno portavoci delle istanze della società civile, cercando di valorizzare il loro contributo. Il Decreto legge n. 133/2014, attualmente all’esame del Parlamento e in fase di conversione in legge, presenta alcuni aspetti sui quali permangono delle posizioni critiche anche all’interno dello stesso Partito Democratico, in particolare, sull’articolo 35 in tema di termovalorizzatori che peraltro è stato interamente riscritto dalla Commissione ambiente.
Consapevoli che una politica volta a dare soluzione al problema rifiuti non può non contemplare la prospettiva di un uso volto alla progressiva riduzione e al superamento dell'utilizzo  di impianti di trattamento a caldo, gli scriventi si attiveranno per segnalare ai propri rappresentanti nazionali che la norma venga ulteriormente precisata e migliorata con la previsione del divieto di installare questa tipologia di impianti nelle zone montane e nelle vallate dell’arco alpino, così come già ad oggi previsto dalle raccomandazioni dell’UE.
Per contro, il decreto oggetto di discussione presenta aspetti positivi che vanno nella direzione di sollecitare l’economia e spingere la ripresa. In particolare l'articolato di legge mira ad ampliare e a concludere le opere in corso relativamente alla rete ferroviaria nazionale, incentiva fattivamente la diffusione della banda larga anche in zone di montagna (in linea con quanto si sta facendo in Valle d'Aosta) e valorizza il patrimonio edilizio esistente evitando così un'ulteriore cementificazione del territorio; infine chiarisce in maniera inoppugnabile quanto disposto dal referendum sull'acqua imponendone una gestione pubblica.
Il provvedimento contiene al suo interno norme che avranno un impatto certamente positivo sull’economia valdostana che non dovrebbero sfuggire ai movimenti autonomisti. Ci si riferisce nello specifico all’articolo 31 bis che proroga i termini relativi alla scadenza della vita tecnica degli impianti a fune quando gli stessi superino le verifiche tecniche. In un periodo nel quale le risorse a disposizione della nostra Regione diminuiscono drasticamente, consentire la proroga della scadenza tecnica degli impianti inciderà favorevolmente sulle finanze regionali permettendo una migliore programmazione degli interventi sugli impianti obsoleti senza necessariamente sostituire impianti che possono ancora funzionare - previa, ovviamente, necessaria verifica tecnica. Inoltre a livello ambientale questa soluzione va nella direzione di non sostituire gli impianti di risalita evitando così la produzione di ulteriori rifiuti difficilmente smaltibili nel rispetto di una corretta politica ambientale.
I sottoscritti hanno aderito al Comitato Si Può Fare con l’intento di portare avanti le battaglie in merito a una corretta gestione dei rifiuti in Valle d’Aosta nella direzione espressa dalla maggioranza dei cittadini valdostani in occasione del referendum contro la costruzione del pirogassificatore, referendum che - conviene ricordarlo - il Partito Democratico della Valle d’Aosta ha sostenuto e continuerà a sostenere con convinzione e impegno, come con convinzione e impegno sosterrà la piena attuazione di una politica tendente ai rifiuti zero e al trattamento a freddo dei rifiuti.

Per il Partito Democratico della Valle d'Aosta     
Fulvio Centoz

Per il gruppo PD-SinistraVdA
Raimondo Donzel

Per i Giovani Democratici della Valle d'Aosta
Sara Timpano

Per il Centro Democratico della Valle d'Aosta
Vera Verducci

Per il Partito Socialista della Valle d'Aosta
Antonio Crea

mercoledì 29 ottobre 2014

#CONSVDA 5/6 NOVEMBRE

Ecco le nostre iniziative per la seduta del Consiglio Regionale del 5/6 novembre:

- Una interrogazione a risposta immediata per avere notizie in merito all'eventuale costituzione in giudizio della Regione contro il ricorso al TAR da parte dell'associazione temporanea di imprese aggiudicataria dell'appalto per il pirogassificatore.

- Una interrogazione sulle iniziative per la valorizzazione dei beni architettonici e artistici a fini culturali e turistici;

- Un'interpellanza depositata congiuntamente dai quattro gruppi di opposizione (Alpe, UVP, PD-Sinistra VdA e M5S) che riguarda gli interventi per evitare il conferimento di materiale non trattato nella discarica regionale di Brissogne;

- Il nostro gruppo ha presentato altre cinque interpellanze:
1) azioni finalizzate alla prevenzione del fenomeno del disagio giovanile nel quartiere Cogne di Aosta;
2) effettuazione di un monitoraggio delle finalità perseguite dalle associazioni senza fini di lucro che utilizzano immobili di proprietà regionale in comodato d'uso;
3) coordinamento da parte dell'Azienda USL delle attività di soccorso in capo alla Federazione regionale delle Organizzazioni di volontariato del soccorso della Valle d'Aosta;
4) costituzione di un gruppo di lavoro per garantire una efficiente gestione dei servizi socio-assistenziali della Comunità montana Grand Paradis;
5) problematiche relative alla privatizzazione del servizio fornito dalla Croce rossa italiana.

venerdì 24 ottobre 2014

RIFORMA TITOLO V

Il Consigliere Raimondo Donzel è intervenuto durante la sessione straordinaria del Consiglio di venerdì 24 ottobre 2014 nel dibattito dedicato al tema della riforma del Titolo V della parte seconda della Costituzione.

«Le riforme costituzionali hanno bisogno di numeri tali che implicano accordi di ampio raggio tra diverse sensibilità politiche. Credo però che tutti convengano sulla necessità di correggere le storture del bicameralismo perfetto e di ridurre il numero dei parlamentari. Da parte nostra vi è insoddisfazione perché questo primo passo della riforma è profondamente diverso da quello in senso federalista che era stato discusso all'interno del PD sin dalla sua fondazione e che si è inceppato a partire dal Governo Monti e a seguito delle pressioni da parte dell'Unione europea sul controllo dei conti dell'Italia. Penso ad esempio alla proposta di allora di un Senato elettivo delle Autonomie il cui ruolo ora, invece, viene fortemente ridimensionato rispetto a quello della Camera. Inoltre troppo forte è la riforma del Titolo V che si ispira ad una logica di controllo della spesa a livello centrale e che riduce le competenze delle Regioni, in particolare le Regioni e le Province autonome. È chiaro che bisogna evitare che il progetto sia assunto così com'è.

Io non credo che la riforma in atto sia così facilmente correggibile perché ci sono tensioni talmente forti nel nostro Paese che impongono percorsi non facili. Dobbiamo quindi far sentire le nostre posizioni perché l'impianto della riforma torni al suo senso originario: io sono profondamente convinto che il federalismo sia non solo il modello di alcune grandi democrazie come gli Stati Uniti e la Germania, ma sia anche il motore di una ripresa economica, quindi l'idea centralista, in una impostazione liberista del mercato, è teoria che non è utile ad un rilancio del Paese.

Condivido la preoccupazione sulla norma di supremazia, così com'è inserita nella riforma; ma dobbiamo essere consapevoli che essa è fondamentale negli stati federali. Se stona, in questa riforma, è perché non si sta andando nella direzione federalista. Gli spazi per intervenire sono ristretti, ma ci sono. Purtroppo gli interessi politici rischiano di schiacciare i territori di ridotte dimensioni, ma non si può stravolgere la Costituzione abolendo le Regioni a Statuto speciale. Si tratta di un'opera di mediazione difficilissima, ma i nostri Parlamentari possono appoggiarsi al Consiglio regionale qualora un'ampia condivisione. I valdostani non sono indifferenti al processo riformatore e non sono disposti a farsi eliminare la loro autonomia. Anche i cittadini vogliono la riforma, che però deve salvaguardare la nostra autonomia speciale. Il nostro gruppo sarà certamente a disposizione per dare il proprio contributo.»

Les travaux se sont conclus par l'approbation à l'unanimité d'une résolution déposée par les Chefs de groupe. L'initiative invite les représentants de la Vallée d'Aoste au sein du Parlement italien à se faire les porte-parole des positions adoptées par le Conseil régional et de la communauté tout entière.

FONTE Infoconseil

giovedì 23 ottobre 2014

RELAZIONE SUL CASINÒ

Durante la seduta del Consiglio Regionale del 23 ottobre l'Assessore regionale al bilancio ha letto in aula la relazione annuale sull'andamento della gestione del Casinò de la Vallée e l'atto di rafforzamento finanziario del Resort & Casinò. Dopo la lettura della relazione si è aperto un approfondito dibattito cui hanno preso parte anche i Consiglieri del gruppo PD-Sinistra VdA.

Il Capogruppo Raimondo Donzel ha sostenuto che «la partita per il salvataggio della Casa da gioco è ancora aperta, ma dobbiamo cambiare modus operandi, non possiamo affermare che i problemi siano legati unicamente ai lavoratori: non si risolleva il Casinò solo riducendo i costi del personale, le perdite hanno anche un carattere strutturale. I dipendenti rappresentano una risorsa, occorre addivenire ad una riorganizzazione, soprattutto per quanto riguarda la sproporzione del personale amministrativo rispetto a quello di sala, piuttosto che puntare solo a diminuire gli stipendi. Si è creato un clima aziendale negativo, la squadra non crede più nell'allenatore e ha smesso di svolgere al meglio il proprio lavoro. Il Casinò è stato ridotto a vittima della crisi economica quando dovrebbe essere uno strumento per superare la crisi economica. E' prioritario intervenire subito, ad esempio con una 'équipe de contrôle' che agisca subito. Non è sufficiente una ricapitalizzazione affidata a chi ha fallito e con scelte soltanto evocative del rilancio. E' come mettere benzina in una macchina ferma ai box, perché il motore non gira. Inoltre non è questione di salvare il Casinò, ma di salvare l'intero territorio di Saint-Vincent e Châtillon, messo in ginocchio dal fallimento della Casa da gioco.»

Jean-Pierre Guichardaz ha poi aggiunto: «l'Amministratore Frigerio era stato dipinto come il super manager che avrebbe dovuto portare fuori dalle secche un'azienda precotta: dopo cinque anni, i risultati non soltanto non si vedono, ma sono devastanti per le casse del Casinò. Ancora una volta, la maggioranza non fa un minimo di autocritica: recepisce solo quello che viene propinato da una dirigenza che, secondo noi, ha ormai fatto il proprio tempo. Con questi 60 milioni di euro terremo botta, ma fino a quando?»

FONTE Infoconseil

mercoledì 22 ottobre 2014

INTERPELLANZA QUOTE DI GENERE

In un'interpellanza discussa nella riunione del Consiglio del 22 ottobre 2014, il gruppo PD-SinistraVdA ha trattato l'applicazione della normativa sulle quote di genere negli organi di amministrazione e di controllo delle società partecipate e controllate dalla Regione.

«Dagli elenchi riguardanti i Consiglieri di amministrazione delle Società partecipate e controllate della Regione emerge con evidenza uno sbilanciamento a favore del genere maschile – ha spiegato il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz –.  Ci chiediamo se le disposizioni che prevedono le quote di genere negli organi di amministrazione e di controllo (Consigli di amministrazione e Collegi sindacali) siano state recepite negli Statuti dei Consigli di amministrazione delle Società, visto che esistono delle disposizioni vigenti in materia. Vorremmo anche sapere se siano conosciute segnalazioni al Dipartimento per le pari opportunità di presunte irregolarità in merito alla disciplina delle quote di genere e se vi sia l'intenzione di sollecitare la pronta applicazione della normativa sulle quote di genere nelle Società controllate che non si siano adeguate e si intenda riparare a eventuali difformità in merito.»

Il Consigliere Guichardaz ha poi replicato al Presidente della Regione: «Noi del PD-SVdA siamo convinti, e siamo supportati dai dati, che le imprese e i Consigli di amministrazione con almeno una donna ai vertici abbiano profitti molto più elevati. Tutte le società devono adeguarsi alla regola: credo che nulla tolga alla Regione se, anche nelle società non controllate ma nelle quali ha diritto di nomina, si prendesse l'impegno di far rispettare le quote di genere. Una regolamentazione delle nomine dovrebbe avvenire proprio per cambiare una politica maschilista e dare un segnale concreto.»

FONTE Infoconseil

INTERPELLANZA ACCERTAMENTO DELLA LINGUA FRANCESE

Nella seduta consiliare del 22 ottobre 2014, il gruppo PD-SinistraVdA, con un'interpellanza, si è soffermato su un provvedimento di riconoscimento del titolo di piena conoscenza della lingua francese ritenuto illegittimo.

In particolare, il Capogruppo Raimondo Donzel, ha spiegato: «Il 23 gennaio 2014 con una disposizione ad personam, la Sovraintendente agli studi ha introdotto la possibilità di convalidare, a sanatoria, l'esame di francese di un insegnante, il cui titolo di piena conoscenza della lingua francese era scaduto, in quanto è la stessa normativa a sancire che tale provvedimento non ha durata illimitata. Eppure giustamente non è stata consentita alcuna sanatoria per quanto attiene ai titoli necessari per accedere alla graduatoria del personale docente, nonostante la buona fede di alcuni insegnanti che avevano dichiarato il possesso di titoli validi, ma resi incompleti da norme legislative nazionali non coordinate con i titoli rilasciati dalle Università. Preciso che queste persone sono state immediatamente licenziate in tronco e depennate da ogni graduatoria regionale. Chiedo allora se si abbia l'intenzione di bloccare e far cambiare immediatamente questo provvedimento illegittimo.»

Nella replica, il Consigliere Donzel, ha affermato: «Ringrazio l'Assessore per questa disponibilità, che rappresenta un atto di responsabilità della politica. Non possiamo farci complici di un errore simile, che grida vendetta e va a macchiare la storia della scuola valdostana e la sua efficiente burocrazia. Non chiedo la testa di nessuno, ma che quest'atto sia corretto, nel rispetto di quegli insegnanti che, anche solo per una erronea compilazione di domande, non hanno più potuto lavorare.»

FONTE Infoconseil

INTERROGAZIONE RIORGANIZZAZIONE SERVIZI SANITARI

Il gruppo PD-Sinistra VdA, con un'interpellanza discussa durante la riunione del Consiglio del 22 ottobre 2014, ha voluto approfondire la questione della recente riorganizzazione dei servizi sanitari dell'Azienda sanitaria locale.
Nello specifico, la Consigliera Carmela Fontana ha chiesto «come mai sono stati sostituiti il Direttore del Distretto di Aosta ed il Direttore di Area territoriale nonostante non fossero in scadenza e come mai sono state effettuate due nomine in pochi giorni; a quale logica rispondono questi provvedimenti e se ci sono altre operazioni simili in corso visto che, nel giro di pochi mesi, sono stati sostituiti tre Direttori su tre; per quale motivo non si è fatta una regolare prova di selezione per individuare i Direttori di Distretto e di Area territoriale come si sta facendo per la Ginecologia e ostetricia.»
La Consigliera Fontana ha poi voluto sapere se vi sia l'intenzione di «esaminare preliminarmente in quinta Commissione questi provvedimenti e ragionare sulle eventuali variazioni da apportare al Sistema sanitario regionale, come previsto da specifica disposizione normativa.»

Nella replica, la Consigliera Fontana ha dichiarato di condividere la risposta, pur evidenziando «la confusione che si è venuta a creare su questi cambiamenti su cui non c'è stata condivisione.  Mi sembra che si sia adottato un metodo un po' troppo frettoloso e ritengo necessario un rigoroso controllo dell'attività che verrà svolta dai nuovi nominati. Se, come afferma l'Assessore, la sanità valdostana è di alto livello, forse lo dobbiamo anche a coloro che oggi sono stati trasferiti altrove. E' quindi il caso di ringraziarli per il lavoro svolto sinora.»

INTERROGAZIONE COMUNE DI AOSTA

Nella seduta consiliare del 22 ottobre 2014, il gruppo PD-Sinistra VdA ha posto un'interrogazione a risposta immediata sul bilancio del Comune di Aosta correlato al Patto di stabilità.

«Secondo quanto previsto dalla riforma dei bilanci locali e dalla legge di stabilità presentata dal Governo, il meccanismo dei super-sconti sul Patto di stabilità si applica solo ai Comuni che riscuotono correttamente le tasse o che non "gonfiano" le entrate nelle voci del bilancio – ha detto il Capogruppo Raimondo Donzel –. Constatato che da una prima indagine compiuta dal quotidiano "Il Sole 24 ore", a differenza di Bolzano (2°posto in classifica) e Trento (3° posto in classifica), l'unico Comune del Nord che clamorosamente non è in linea con le poste in entrata del bilancio e le relative riscossioni è il Comune di Aosta (86° posto in classifica), vorremmo sapere se questa notizia corrisponde al vero: oltre al danno di immagine alla nostra Regione, allarma per le conseguenze sui servizi dei cittadini del nostro Capoluogo.»

Nella replica, il Consigliere Donzel ha poi evidenziato: «A livello nazionale non interessano i problemi burocratici del Comune di Aosta, dovremo avere un atteggiamento più cauto nell'iscrizione in bilancio delle entrate ed essere più efficienti, come Reggio Emilia e Bolzano. Siamo di fronte a numeri oggettivi che di certo non ci rassicurano per il futuro. Se non vogliamo essere tagliati fuori dai benefici dello sblocco del Patto di stabilità dobbiamo migliorare l'efficienza amministrativa.»

FONTE InfoConseil

MARCIA DELLA PACE

L'intervento in Consiglio di Carmela Fontana

Domenica 19 ottobre, insieme alla collega Consigliere Patrizia Morelli, abbiamo avuto il privilegio di rappresentare la nostra Regione alla Marcia della Pace Perugia-Assisi. Accompagnate dal gonfalone della Regione autonoma Valle d'Aosta abbiamo marciato per testimoniare ancora una volta, insieme alle migliaia di persone presenti, il nostro impegno quotidiano nella diffusione della cultura della pace, della solidarietà e a servizio del bene comune.

Il tema della marcia di quest'anno "Cento anni di guerre bastano" ci ricorda, nel centenario della Prima Guerra Mondiale, l'alto tributo di vite umane, in rapporto al numero degli abitanti, versato durante la Grande Guerra dalla nostra Regione. È stato dunque particolarmente significativo testimoniare per la pace accompagnate dal gonfalone della regione Valle d'Aosta.

I Cento colpi che hanno preceduto la partenza della marcia ci hanno ricordato come questo secolo sia stato scandito da numerosi conflitti. Conflitti che ancora oggi insanguinano il nostro Pianeta provocando elevati costi in termini di vite umane.

Ma come sappiamo un giorno solo di marcia non è sufficiente: dobbiamo cercare di trasformare la marcia di domenica scorsa nella marcia di tutti i giorni.

Come diceva Papa Giovanni Paolo II "La pace deve essere sempre il fine: pace perseguita e difesa in ogni circostanza. Non ripetiamo il passato, un passato di violenza e distruzione. Immettiamoci nell'erto e difficile sentiero della pace, il solo sentiero che si adatti alla dignità umana, l'unico che conduca verso il vero compimento del destino dell'uomo, il solo che guidi verso il futuro in cui l'equità, la giustizia e la solidarietà sono realtà e non soltanto dei sogni lontani."

La pace è dunque un diritto umano fondamentale della persona e dei popoli, una pre-condizione necessaria per l'esercizio di tutti gli altri diritti umani. La politica in prima persona deve dunque contribuire allo sviluppo di una cultura di pace impegnandosi ogni giorno a favore del dialogo, del confronto e del rispetto reciproco, cercando di risolvere anche i conflitti sociali che stanno mettendo a dura prova il nostro Paese.

lunedì 20 ottobre 2014

VIAGGIO DELLA III COMMISSIONE

LE RIFLESSIONI A CALDO DI JEAN-PIERRE GUICHARDAZ

Torno da una "due giorni" che alcuni cari amici virtuosi hanno definito scherzosamente il "monnezza tour" (si è cominciato con un impianto in Veneto, poi ci siamo spostati in Trentino e infine in Lombardia). Abbiamo ascoltato persone che parlano di rifiuti con il rispetto che si deve a una risorsa, economica ma anche civica. Già, perché l'ho potuto appurare direttamente: dove il cittadino è abituato a differenziare anche il territorio assume una connotazione diversa, appare più ordinato (anche sotto il profilo urbanistico), più verde, sicuramente più pulito, in definitiva più rispettato e valorizzato. L'attenzione alla risorsa-rifiuto si traduce in un'attenzione alla risorsa-ambiente. In un momento in cui la politica nazionale sembra remare contro le autonomie (fregandosene delle peculiarità culturali, linguistiche, storiche dei singoli territori), in un periodo di rigurgito neo-centralistico credo che solo una politica locale mirata alla conservazione dell'ambiente e allo sviluppo delle potenzialità del territorio possa continuare a dare un senso alla nostra specialità, al nostro essere valdostani. Noi in questo siamo aiutati dalle montagne più belle del mondo, da un clima unico, dalla presenza abbondante di quel bene preziosissimo che è l'acqua. Sapremo, noi Valdostani (forse aiutati anche dall'urgenza di adeguarci a norme europee che non possono più essere derogate), utilizzare al meglio le nostre risorse per continuare a restare "speciali"? Forse serve di più rimboccarsi le maniche per dare una svolta (vera!) invece di continuare a lamentarci contro Roma ladrona e i cattivoni che ci vogliono così male. Io voglio un'autonomia orgogliosa e responsabile (che guarda al futuro con la voglia di affrontare una sfida) e non piagnona e nostalgica di ciò che fu e che non potrà mai più essere.
In questo viaggio mi sono convinto che tariffa puntuale, differenziata spinta con raccolta dell'umido e soprattutto gestione pubblica sono i segreti per trasformare un problema in risorsa. Durante l'ultima visita il direttore dell'impianto di trattamento del residuo secco della provincia di Mantova ci ha detto "vi metto nero su bianco che gente come voi (intendendo i valdostani), gente di montagna che ha a cuore la propria terra come nessuno, nel giro di niente arriva all'80/85% di differenziata! Basta che partiate con la raccolta dell'umido e da voi la quota residua diventa un problema minimale". Sono convinto anch'io che basti partire e a quel punto diventerà una gara a chi sarà il più virtuoso. Abbiamo già dimostrato di avere a cuore la nostra terra quel famoso giorno del 2012, ora è solo questione di gambe e di volontà! E chissà se fra qualche anno non avremo anche noi delegazioni di consiglieri di altre regioni curiose di copiare il nostro modello...

CARMELA FONTANA ALLA MARCIA DELLA PACE

Le Consigliere regionali Carmela Fontana e Patrizia Morelli, accompagnate dal gonfalone della Regione autonoma Valle d'Aosta, hanno partecipato nella giornata di ieri, domenica 19 ottobre 2014, alla Marcia della Pace Perugia-Assisi. Il tema scelto per l'edizione 2014 è stato "Cento anni di guerre bastano".

«Per noi è stato particolarmente significativo testimoniare per la pace accompagnando il gonfalone della Valle d'Aosta, medaglia d'oro della Resistenza, nel centenario della Prima Guerra Mondiale, un conflitto nel quale la nostra regione ha versato il più alto contributo in termini di vite umane, rapportato al numero degli abitanti – affermano le Consigliere Fontana e Morelli –. È stata un'esperienza coinvolgente quella di marciare insieme a migliaia di persone, tutte unite da un valore comune per dare un messaggio di speranza. Troppe guerre stanno segnando ogni parte del pianeta: c'è bisogno di impegnarsi per il dialogo, così come, in senso più ampio, c'è la necessità di risolvere i conflitti anche sociali che stanno mettendo a dura prova il nostro Paese.»

venerdì 17 ottobre 2014

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO

Casinò: necessari un cambio di rotta e un'assunzione di responsabilità!
Per non sprecare 60 milioni di euro dei valdostani...

I gruppi consiliari Union Valdôtaine Progressiste, Alpe e PD-SinistraVdA, nel corso della riunione della quarta Commissione "Sviluppo economico" di oggi, venerdì 17 ottobre 2014, si sono astenuti sul provvedimento di ricapitalizzazione della Casa da gioco perché non intravvedono il necessario cambio di rotta e l'assunzione di responsabilità rispetto alla situazione che vive oggi la Casa da gioco.
Dopo aver denunciato sin dall'inizio della Legislatura le difficoltà del Casinò, oltre che l'incapacità dell'Amministratore unico e della dirigenza di programmare e sostenere un serio e concreto piano di rilancio, oggi ci troviamo a dover impegnare 60 milioni di euro dei valdostani per salvare dal fallimento un'azienda.
Il Casinò di Saint-Vincent ha rappresentato un atout per lo sviluppo turistico della nostra regione e per il benessere dei valdostani: tanti infatti sono i soldi che in passato la Casa da gioco ha versato alle casse regionali; soldi che hanno permesso di sostenere investimenti e garantire servizi.
E' quindi giusto dedicare alla Casa da gioco tutte le attenzioni perché essa possa ritornare ad essere per i valdostani una risorsa e non un problema.
Ma per rilanciare il Casinò di Saint-Vincent e non sprecare 60 milioni di euro per noi non è più possibile affidarsi allo stesso Amministratore che, insieme alla sua dirigenza, ha prodotto in questi anni piani industriali che hanno illuso la parte politica e raccontato bugie alla comunità valdostana.
Un Amministratore che, con il suo management, mentre il Casinò riduceva vertiginosamente il suo fatturato, ha continuato a percepire i suoi massimi compensi (ricordiamo che per il solo Amministratore la cifra superava i 300 mila euro annui).
Un Amministratore, infine, che, nonostante gli investimenti di cui ha goduto l'azienda che conduce, non ha creato le condizioni per un rilancio anche del territorio limitrofo – a partire dal Comune di Saint-Vincent – e delle imprese economiche che ne fanno parte.
Union Valdôtaine e Stella Alpina devono prendere atto di questa disfatta e dichiarare il proprio rien ne va plus dimostrando la volontà di cambiare la rotta affidando la Casa da gioco a persone competenti, serie e soprattutto capaci.

INIZIATIVE PER IL #CONSVDA DEL 22/23/24 OTTOBRE

Il Consiglio regionale si riunirà, mercoledì 22 e giovedì 23 ottobre 2014, con inizio alle ore 9.00, in seduta ordinaria, mentre venerdì 24 ottobre 2014, a partire dalle ore 15.00, l'Assemblea è convocata in seduta straordinaria monotematica per discutere della riforma del Titolo V della parte seconda della Costituzione, così come previsto dalla mozione approvata dall'Aula lo scorso 25 settembre.

Il gruppo PD-Sinistra VdA ha presentato due interrogazioni, chiedendo i motivi della mancata apertura al pubblico del nuovo centro socio-sanitario di Nus e notizie sulla riattivazione dei cantieri per la realizzazione di strutture socio-sanitarie a Signayes e in via Brocherel ad Aosta.

Per quanto riguarda le interpellanze poste sono sei: eventuale esame da parte della competente Commissione consiliare della riorganizzazione dei servizi sanitari dell'Azienda sanitaria locale; attivazione di un piano formativo per il personale sanitario per limitare il rischio di infezione da virus Ebola; eventuale costituzione di un gruppo di lavoro per l'esame delle potenzialità insite nella green economy; operazioni di compravendita di beni immobili tra società controllate e coordinate da Finaosta spa; intervento per la modifica di un provvedimento illegittimo di riconoscimento del titolo di piena conoscenza della lingua francese; applicazione della normativa sulle quote di genere negli organi di amministrazione e di controllo delle società partecipate o controllate dalla Regione.

venerdì 10 ottobre 2014

RISOLUZIONE GUIDE TURISTICHE

Nella seduta del 10 ottobre 2014, il Consiglio regionale ha respinto, con 18 voti contrari (UV e SA) e 17 a favore (UVP, Alpe, PD-SVdA e M5S), una risoluzione depositata dal gruppo Union Valdôtaine Progressiste, che invitava a revocare il bando per l'organizzazione del corso di abilitazione per l'esercizio della professione di guida turistica.
Il Capogruppo del Pd-Sinistra VDA, Raimondo Donzel è intervenuto nel dibattito:
«Ci sono aspetti procedurali che rischiano di inficiare la validità di questo bando: l'Assessore si trincera dietro la responsabilità dei dirigenti e ci dice che possiamo andare avanti così a meno che ci siano ricorsi al TAR, ben sapendo che i costi di una procedura giudiziaria é spesso fuori dalla portata dei cittadini comuni. Ma bisogna fare un ragionamento di opportunità politica sia sulla valorizzazione del ruolo della lingua francese sia sulla necessità del dialogo di cui la maggioranza si riempie continuamente la bocca. La politica ha il compito di comporre le tensioni sociali sul lavoro, non di creare scontri generazionali o professionali, e di avere una visione complessiva della politica turistica valdostana, non di andare avanti sempre a tentoni.»

INTERPELLANZA SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI

Il gruppo PD-Sinistra VdA, con un'interpellanza discussa nel corso della seduta del 10 ottobre 2014, ha voluto approfondire il rispetto delle norme di sicurezza e agibilità degli edifici scolastici valdostani.

Nello specifico, il Capogruppo Raimondo Donzel, sottolineato che «l'edilizia scolastica valdostana presenta lacune rilevanti e si cerca di risparmiare creando classi assolutamente troppo numerose, riempiendosi la bocca di buone intenzioni nei convegni sull'abbandono scolastico», ha chiesto «se sia stato verificato che vengano sempre garantite le norme di sicurezza e agibilità degli edifici scolastici; se si sia derogato e con quali criteri alle norme regionali nella formazione delle classi; se vi sia un progetto complessivo di "taglio" delle risorse alla scuola pubblica di secondo grado. In Valle d'Aosta esiste il fenomeno dell'abbandono scolastico, è vergognoso che non si provveda ad arginarlo.»

Nella replica il Capogruppo Donzel ha aggiunto: «Bisognerebbe anche andare a vedere ciò che non funziona, perché la situazione non è quella che viene dipinta. Laddove ci sono le proteste, la soluzione si trova, mentre il diritto alla qualità allo studio deve essere garantito a tutti i cittadini, anche agli alunni che non hanno genitori che protestano. L'istruzione pubblica dà a qualunque alunno pari opportunità, non interviene solo dove nasce il problema. La politica deve guardare la realtà e risolvere le difficoltà, non limitarsi ai 'tacconi'. Evitiamo che accada il disastro, andiamo incontro agli studenti desiderosi di imparare senza approcci clientelistici.»

giovedì 9 ottobre 2014

INTERPELLANZA PARCHEGGIO OSPEDALE

Le modalità di gestione dell'evacuazione in caso di incendio presso il parcheggio dell'ospedale Parini di Aosta sono state l'oggetto di un'interpellanza presentata dal gruppo consiliare PD-SinistraVdA nella seduta consiliare del 9 ottobre 2014.

In particolare, la Consigliera Carmela Fontana, nell'evocare che la recente attivazione dell'allarme antincendio «ha imprigionato all'interno del parcheggio per oltre un'ora una decina di auto, rimaste bloccate ai piani a causa della chiusura automatica delle porte antincendio comandate direttamente dal sistema di sicurezza», ha rilevato «l'importanza cruciale di strumenti e azioni a tutela dell'incolumità dei cittadini che devono essere parte integrante del sistema di sicurezza previsto per il parcheggio dell'ospedale.» Ha quindi chiesto «se sia vero che, oltre alle automobili, siano rimaste intrappolate nel parcheggio, a causa della chiusura delle porte antincendio, anche alcune persone; quali azioni e strumenti siano previsti per la gestione dell'evacuazione in caso di incendio, in particolare se esistano, ed in caso contrario se si intendano introdurre, misure quali adeguate segnalazioni delle uscite, impianti di videosorveglianza, altoparlanti per rassicurare e guidare le persone verso le uscite di scurezza.»

Nella replica, la Consigliera Carmela Fontana, ha aggiunto: «A noi risulta che al momento dell'attivazione dell'allarme fossero presenti nel parcheggio diverse persone che si sono fatte prendere dal panico nell'attesa che le porte fossero tagliate. Pur ovviamente salvaguardando le norme di sicurezza, occorre fare in modo che gli utenti possano scappare immediatamente. Mi chiedo infine, data la presenza massiccia di telecamere, come sia possibile non aver potuto ricostruire l'attivazione del sistema antincendio. Non abbassiamo la guardia, non dimentichiamo quanto tragicamente accaduto al Traforo del Monte Bianco.»

INTERROGAZIONE DISTACCHI SINDACALI

Nella seduta del 9 ottobre 2014, il gruppo Partito Democratico-Sinistra VdA ha posto un'interrogazione a risposta immediata riguardante l'applicazione della norma nazionale in materia di distacchi sindacali, approvata con legge 114/2014.

Il Capogruppo Raimondo Donzel, illustrando l'iniziativa, ha citato la lettera inviata alle Organizzazioni sindacali nella quale «il Presidente ha rappresentato la necessità dell'immediata applicabilità della norma nazionale anche per le Regioni a Statuto speciale, anche se queste ritenessero opportuna l'adozione di atti di recepimento e di adempimento perché tenute al pieno rispetto dei principi e dei criteri ivi stabiliti. Se noi recepiamo senza colpo ferire le norme, e non facciamo una riflessione nostra sulle possibili ricadute, rischiamo di non tutelare il funzionamento del nostro sistema autonomo. Chiediamo quindi che in questa valutazione sia coinvolta la Commissione competente.»

Nella replica il Capogruppo Donzel ha aggiunto: «Noi dobbiamo cercare di fare preventivamente i confronti perché abbiamo un comparto regionale che è particolare. Se vogliamo mantenere alto il livello della democrazia valdostana, dobbiamo fare una riflessione, anche politica, sull'applicabilità o meno di determinate norme nazionali che possono avere conseguenze gravissime sul sistema della nostra Regione e apprezzo la disponibilità del Presidente a riconvocare le organizzazioni sindacali e a parlarne in Commmissione.»

INTERPELLANZA COUP E NUV

Nella seduta del 9 ottobre 2014, il gruppo consiliare PD-SinistraVdA, con un'interpellanza, si è soffermato sulle sedi e sul personale dipendente delle società "Nuova Università valdostana" e "Complesso ospedaliero Umberto Parini.

In particolare, il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz, ha rilevato che «a quanto ci risulta tali società dispongono di un organico costituito da un amministratore unico, da alcuni dipendenti e consulenti dei quali, dai siti istituzionali, non sono accessibili né le generalità né le modalità di assunzione. Ci risulta inoltre che le società abbiano sede nel medesimo stabile e numero civico, in uffici che risultano acquistati direttamente e non in locazione. Si tratta di società che costano alla Regione, solo per il loro funzionamento, quasi 800 mila euro all'anno.» Vorremmo quindi sapere «il motivo per cui le sedi non siano state locate o reperite nell'ambito del patrimonio già di proprietà regionale, considerato che tali società esauriranno il proprio mandato a conclusione dei compiti a loro affidati, se l'acquisto sia stato preceduto da una regolare gara di appalto o se si sia provveduto a un negoziato privato, le caratteristiche (metratura, vani), il costo di acquisto e le generalità del cessionario dei locali, le modalità di assunzione e se sia stata fatta una procedura pubblica per l'assunzione o se si sia provveduto a una diversa modalità di assunzione. Infine, chiedo se vi sia l'intenzione di provvedere alla eventuale immissione, in sostituzione dell'esistente, di personale già operante presso gli organici dell'Amministrazione regionale o delle partecipate/controllate regionali, così da conseguire un razionale reimpiego delle risorse esistenti e un risparmio a beneficio delle casse pubbliche.»

Nella replica, il Consigliere Guichardaz, ha affermato che «i siti internet contengono informazioni molto minimali: bisognerebbe sforzarsi un po' di più per migliorare l'informazione al cittadino. Anche se la sede era della Pila spa, non cambia niente perché l'acquisto è stato un costo per l'Amministrazione, senza contare che i locali sono assolutamente sovradimensionati rispetto alle esigenze: 400 metri quadrati ci sembrano eccessivi per 8 dipendenti. Il patrimonio immobiliare regionale dispone di una pletora di stabili e uffici che spesso sono dati in comodato d'uso gratuito ad associazioni, mentre la Regione compra degli stabili di cui è difficile fare un piano di valorizzazione, a maggior ragione per società a termine. Siamo convinti che le società di scopo siano dei contenitori che non hanno più senso di esistere considerato che ci sono molti dipendenti regionali, con competenze e professionalità, che farebbero volentieri domanda di mobilità per andare a svolgere le loro funzioni e potrebbero farle anche bene. La Regione risparmierebbe 600 mila euro l'anno di personale e ne guadagneremmo in efficacia e trasparenza.»

A proposito della crisi...

I Consiglieri del gruppo PD - Sinistra VDA commentano così sui social network la constatazione della crisi oggettiva della maggioranza.

Jean-Pierre Guichardaz durante il dibattito in Aula:
"Siamo qui a prendere atto che non c'è più la maggioranza... Il Presidente della Regione parla di condivisione sui dossier più importanti e sui contenuti. Ho già sentito in quest'aula parole simili, spero che questa volta non sia solo una tattica per tirare avanti ancora un po'. I valdostani e la Valle d'Aosta non tollererebbero più meline..."

Più tardi il Capogruppo Raimondo Donzel commenta così la situazione:
"Durante l'estate ho più volte utilizzato l'espressione di "crisi silenziosa" per spiegare che la maggioranza UV-SA non ha più i numeri e soprattutto non ha più le idee per governare la Valle d'Aosta, poiché questa situazione veniva sussurrata anziché essere affrontata in modo pubblico e trasparente, generando gran confusione anche nei cittadini.
Finalmente oggi il Presidente Rollandin, chiedendo alla minoranza di non far votare la "riconferma" dello sfiduciato Presidente del Consiglio Marco Viérin, riconosce la fine ufficiale della maggioranza, aprendo a un ‪#‎dialogo‬ fra le forze politiche che:
1. Sarà incentrato sui ‪#‎contenuti‬, ossia sulle soluzioni ai problemi come lavoro, servizi sociali, ferrovia, ospedale, sanità, scuola ecc., consentendo di convolerei anche i cittadini in questo delicato confronto. Solo successivamente si potranno valutare eventuali soluzioni politiche;
2. Non sarà un tentativo di prendere o perdere ‪#‎tempo‬, perché il rischio elezioni è dietro l'angolo;
3. Il ‪#‎Cambiamento‬ è l'obiettivo che deve avere questo percorso politico.

Quindi come Pd-SinistaVdA rivendico che abbiamo sempre dato una corretta informazione ai cittadini sulla situazione di criticità in Consiglio regionale e che continueremo con determinazione la nostra lotta per il cambiamento!
Per quando attiene alle relazioni con il Pd piemontese, delle Regioni Autonome e Nazionale, in particolare con il governo nazionale, permane la mostra disponibilità a rappresentare gli interessi generali della Comunità valdostana e questo (a differenza di altre forze politiche del passato) senza chiedere nulla in cambio e senza atteggiamenti ricattatori che sono estranei alla nostra cultura politica di sinistra che aspira a realizzare il ‪#‎benecomune‬."

CRISI DI GOVERNO

Il Consiglio regionale si è aperto oggi con il dibattito sulla risoluzione approvata dall'Aula a fine luglio che invitava il Presidente del Consiglio a rassegnare le proprie dimissioni.


Il Capogruppo Raimondo Donzel è intervenuto nel dibattito: 
«Non credo che una questione politica di così grande importanza possa essere risolta con un fantomatico e misterioso documento che soltanto il Presidente ha visto. Questa maggioranza non ha più i numeri per governare e lo dimostrano le continue prese di posizione di Assessori o di Consiglieri che si dicono contrari alle decisioni del Governo regionale nelle stanze chiuse delle Commissioni. Il caso clamoroso è quello della riforma dei Comuni che doveva essere affrontata dalle forze politiche in Consiglio e poi è arrivata una proposta della Giunta, poi smentita il giorno dopo da Stella Alpina. Questo modo di governare sta portando allo stallo della politica in Valle d'Aosta e questo è gravissimo

Il Consiglio è stato poi sospeso per riunione di maggioranza seguita dalla riunione dei Capigruppo.

Alla ripresa dei lavori il Capogruppo Donzel, ha dato atto al Presidente della Regione che «il riconoscere in Aula la crisi oggettiva della maggioranza è la fine di un percorso a senso unico tra Union Valdôtaine e Stella Alpina: un fatto storico importante. Ho apprezzato che si dicesse con chiarezza che il confronto deve partire dai contenuti. Forse in questo modo i Valdostani riusciranno ad essere nuovamente partecipi di un processo politico ed esserne coinvolti. Non possiamo perdere tempo e dobbiamo lavorare per il cambiamento. Ribadiamo che il PD, essendo un partito nazionale, favorirà i rapporti con i colleghi delle altre Regioni e con il Governo nazionale

FONTE http://www.consiglio.regione.vda.it/info_conseil/dettaglio_comunicato_i.asp?pk_comunicato=62944

giovedì 2 ottobre 2014

INIZIATIVE #CONSVDA 9/10 OTTOBRE

LE INIZIATIVE DEL PD-SINISTRA VDA PER IL CONSIGLIO REGIONALE DEL 9 E 10 OTTOBRE

Per la prossima seduta del Consiglio regionale il PD-Sinistra VDA propone sette interpellanze concernenti:
  • le sedi e il personale dipendente delle società "Nuova Università Valdostana" e "Complesso Ospedaliero Umberto Parini"; 
  • le modalità di gestione dell'evacuazione in caso di incendio al parcheggio dell'ospedale Parini;
  • le nuove strategie da porre in essere per contrastare il fenomeno dei furti nelle abitazioni; 
  • gli effetti della ridefinizione dei Livelli essenziali di assistenza da approfondire nella competente Commissione consiliare; 
  • i criteri e le modalità per la fruizione del servizio trasporto disabili; 
  • il rispetto delle norme di sicurezza e agibilità degli edifici scolastici; 
  • la valutazione da parte della competente Commissione consiliare del materiale scientifico rivenuto nello scavo per l'ampliamento dell'ospedale Parini.