Approvata una modifica alle misure di inclusione attiva e di sostegno al reddito.
Nella seduta del 20 gennaio 2016, è stato iscritto in Aula in via d'urgenza il disegno di legge che modifica le misure di inclusione attiva e di sostegno al reddito (l.r. 18/2015).
Il testo, approvato con 21 voti a favore (UV, SA, PD-SVdA), 2 contrari (M5S) e 12 astensioni (UVP, ALPE), è volto a ridurre a 24 mesi, in luogo degli attuali 36, la durata ininterrotta della residenza sul territorio regionale per l'accesso alle provvidenze previste dalla legge.
Contestualmente è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno, depositato in Aula dal gruppo UVP, volto ad impegnare la Giunta a utilizzare prioritariamente le risorse stanziate dalla legge di stabilità per il 2016 che istituisce il fondo per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale.
«Il Dipartimento per gli affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha espresso dei dubbi di legittimità costituzionale sulla durata eccessivamente prolungata della residenza richiesta per l’accesso alle provvidenze – ha spiegato il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz (PD-SVdA), relatore insieme al collega Pierluigi Marquis –. Quindi, al fine di evitare contenziosi dall'esito incerto, si è ritenuto di tenere conto della proposta di riduzione del periodo di residenza, da 24 a 36 mesi, vista l'importanza di questo provvedimento in questo particolare periodo storico.»
FONTE Infoconseil
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