martedì 5 gennaio 2016

A PROPOSITO DI...

Il nostro capogruppo Jean-Pierre Guichardaz è intervenuto su Facebook a proposito delle dichiarazioni di Alpe sulla nostra conferenza stampa di inizio anno.

Francamente comincio a rompermi un po' ad ascoltare e a leggere dichiarazioni di certuni che, dopo mesi di silenzio, forse passati a studiare il sistema di smontare il totem del limite dei mandati (per la cronaca trovato!), vomitano il loro livore su ogni cosa faccia e dica il PD-Sinistra VdA.

Capisco la contrapposizione politica, la necessità di assicurarsi qualche titolo sui media, la ricerca di uno spazio dentro un'opposizione fatta di tanti competitor sgomitanti, ma non capisco, invece, la ratio di questi rabbiosi attacchi a suon di "vergogna!", "ipocriti!", "disonesti!" fino all'abusato "stampelle", del Demonio appunto (che fanno il paio con i simpatici fotomontaggi con flaccidi culi al posto delle nostre facce).

Così come mi sfugge l'analisi dei fatti e della situazione politica locale: da quando c'è il PD in maggioranza tutto va male, la disoccupazione è ai massimi storici, chiudono le fabbriche, i servizi diventano inaccessibili (ancora non ci hanno imputato l'aumento delle polveri sottili e l'invasione delle processionarie ma è questione di giorni...).

Ora, immagino che non sia facile accettare un (anzi "il") "tradimento", ma mi pare che il giovane ed inesperto segretario e i suoi accoliti seguano poco le vicende politiche regionali per non sapere che gli unici "non ex" sono anche gli unici che hanno fatto scelte consequenziali e che non hanno mai giocato la carta - a corrente alternata - del grande rassemblement di qualcuno o di qualcosa (chi ha parlato di "governo autonomista di responsabilità regionale" o di réunification o di altri -ion?).

E soprattutto pare facciano finta, il neo segretario e i suoi pretoriani, di non sapere che l'ingresso in maggioranza del PD -Sinistra VdA è avvenuto previo accordo programmatico preciso e circostanziato. Capisco che può non essere stato compreso a sufficienza il passaggio del PD in maggioranza (vincolato, appunto, ad un accordo sui contenuti già in buona parte realizzato e in fase di realizzazione), ma da lì a farci diventare i deus ex machina del presunto disastro, da lì ad imputarci la disoccupazione galoppante (mi pare, peraltro, che l'assessore Donzel stia operando bene per arginarla e limitarla, la disoccupazione), l'esplosione dei costi di sanità, sociale, trasporti, le inefficienze diffuse ce ne passa.

In sei mesi non crediamo di aver modificato negativamente e in maniera così determinante un trend che, mi si permetta, è frutto di decine di anni di governo e di governi a cui tanti (compresi alcuni puri e duri di oggi e i loro padri e padrini) hanno partecipato.

Noi ci assumiamo la responsabilità di scelte che possono apparire scomode e che sono sicuramente impopolari (il ticket sui farmaci ne è un esempio), ma non crediamo di aver determinato noi le condizioni che oggi ci impongono decisioni di questo genere (e onestamente non credo neppure le si possano imputare in toto a chicchessia visto che sono anche il frutto di mutati scenari socio-economici nazionali, europei, addirittura mondiali).

Oggi siamo chiamati a dare il nostro contributo di idee, di contenuti, a mettere la faccia nella difficile sfida di rilanciare la nostra regione. Se ci riusciremo o non ci riusciremo credo che la gente saprà giudicarlo senza farsi distrarre dagli slogan di quelli che si credono più bravi e più intelligenti degli altri.

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