mercoledì 14 gennaio 2015

INTERPELLANZA TAGLI AL BILANCIO USL

Il gruppo PD-Sinistra VdA, con un'interpellanza discussa durante la riunione del Consiglio del 14 gennaio 2015, si è occupato dei tagli al bilancio operati dalla Direzione dell'Azienda sanitaria locale.

Nello specifico, la Consigliera Carmela Fontana ha posto l'attenzione sul ruolo assunto dall'Assessorato regionale della sanità. «Contrariamente a quanto sostenuto dall'Assessore Fosson, i tagli al bilancio apportati dalla Direzione Generale dell’USL, ancora una volta, vanno a colpire gli utenti del sistema sanitario, ad esempio con la razionalizzazione delle colazioni mattutine, della sostituzione delle lenzuola e altri tagli di questo genere che, seppur modesti, per un ammalato sono importanti. Non riteniamo né sostenibile, né corretto, far pagare agli ammalati i costi eccessivi di una sanità regionale che, invece, spende allegramente su altri fronti, come per le consulenze, gli incarichi a specialisti esterni, o per il contributo di oltre 6 milioni di euro all’Inva.»

La Consigliera Fontana ha quindi voluto sapere «quale ruolo svolge, o intenda svolgere, l’Assessorato, dato che pare rivestire il semplice compito di esecutore delle decisioni adottate dall’Azienda Sanitaria, frutto, sempre più, di meri calcoli matematici anziché di una attenta ristrutturazione dei costi; se ci sia un nesso tra l’accresciuta diffusione di “infezioni ospedaliere” e la riduzione delle spese per pulizie delle corsie e dell’assistenza alberghiera all'interno delle strutture sanitarie; l'entità del contributo annuo erogato dall’USL all’Inva nella sua funzione di partecipata, l'eventuale ammontare dei servizi extra e come si spiegano queste spese crescenti anche a fronte dell’esistenza, interna all’USL, di un servizio che si occupa proprio di servizi informatici.»

La Consigliera Fontana ha poi replicato all'assessore, che ha affermato che "I tagli alla sanità non sono determinati dall'Azienda USL, ma dalla Finanziaria che ha previsto 11 milioni di euro in meno."

«Si dice di avere una sanità di eccellenza e poi ci si perde razionalizzando le fette biscottate e le lenzuola. Questo è vergognoso, perché i tagli vanno fatti, ma su quello che non serve. Non ci deve rimettere sempre l'ammalato; la riorganizzazione deve aiutare il cittadino, non penalizzarlo. Mi auguro di non dover più fare interpellanze di questo genere. Lavoriamo insieme per risolvere i problemi. La sanità era un servizio di eccellenza e dobbiamo tornare a lavorare per una qualità del servizio la più alta possibile.»

FONTE Infoconseil

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