Il prolungamento del periodo di validità del contratto per il
servizio di ristorazione per pazienti e dipendenti dell'Azienda USL
alla ditta Vivenda spa è stato l'oggetto di un'interpellanza
presentata dal gruppo consiliare PD-SinistraVdA nella seduta
consiliare del 14 gennaio 2015.
In particolare, il Consigliere Jean-Pierre
Guichardaz ha spiegato: «Nel 2012, il
Direttore generale dell'USL ha affidato, per un periodo di sei anni
più eventuali tre di rinnovo, alla ditta Vivenda spa di Roma, il
servizio di ristorazione per pazienti e dipendenti dell'Azienda USL
valdostana. A fine 2014, è stato prolungato il periodo di
validità del contratto fino al 2024, a seguito di una
ricontrattazione delle condizioni del servizio, che peraltro
prevede una riduzione delle portate e una semplificazione del
menu.» Il Consigliere ha quindi voluto sapere «per quale
motivo, a fronte di un esiguo risparmio, l'USL abbia potuto
prorogare per un termine così lungo un appalto tanto importante; se
sia possibile provvedere prima del 2024 a un'eventuale
reinternalizzazione (o riaffidamento a diversa condizione) del
servizio; se la sola ricontrattazione del costo pasto dei
dipendenti sia condizione esaustiva a prevedere, senza ulteriore
procedura di gara, un sostanziale raddoppio dei termini; se
l'Assessore non ravvisi una procedura anomala, se sia a conoscenza
di lamentele sul nuovo servizio di ristorazione, se siano stati
effettuati i controlli previsti nel capitolato e quali
provvedimenti siano stati assunti nei confronti della ditta; se vi
sia l'intenzione di procedere a un'attenta analisi dei fatti
segnalati, anche in seno alla Commissione consiliare competente,
per valutare se siano stati adottati dall'USL della Valle d'Aosta
comportamenti corretti.»
Nella replica, il Consigliere Jean-Pierre
Guichardaz, ha affermato: «Chiedo di
verificare immediatamente con estrema attenzione se sia possibile
effettuare una proroga alle condizioni dell'appalto in
questione. Riguardo alle spese per la realizzazione delle
strutture di ristorazione, come i centri cottura, ritengo che
queste ricadano in capo alla ditta, che, tra l'altro, deve per
prima effettuare dei controlli giornalieri sui pasti che
somministra. Un servizio così importante non deve essere
sottovalutato.»
FONTE Infoconseil
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