E' sulla risoluzione delle problematiche relative
all'applicazione in Valle d'Aosta dell'Isee, l'indicatore della
situazione economica equivalente, che si è incentrata
l'interrogazione a risposta immediata posta nella seduta dell'11
febbraio 2015 dal gruppo PD-Sinistra VdA.
"Siamo venuti a conoscenza del fatto che sono allo studio
soluzioni tecniche per adattare alla realtà e alle norme regionali
l'Isee, cui sono correlati l'erogazione e la tariffazione dei
servizi, nonché i sostegni economici alle famiglie - ha
spiegato il Capogruppo Raimondo Donzel -.
Vogliamo quindi sapere se sia vero o meno che siano stati
risolti i problemi tecnici per l'applicazione dell'Isee in regione,
attraverso la concertazione con le parti sociali e acquisendo il
parere della Commissione competente. Le ricadute di questo
indicatore sono enormi, riguardano praticamente tutti i settori e
soprattutto le famiglie, la sanità e il sociale"
L'Assessore alla sanità, Antonio Fosson, ha
riferito: «La riforma dell'Isee pone notevoli problemi, tanto
che la Giunta regionale ha immediatamente attivato un tavolo
tecnico intrassessorile, che ha coinvolto anche i sindacati,
l'Inps, l'Associazione bancari e gli altri soggetti interessati.
Gli incontri sono stati favorevoli e i risultati saranno forniti a
breve. Intanto, i vecchi Isee servono ancora per quest'anno.
Riteniamo necessario provvedere a simulazioni, che non sono per
nulla semplici, e a un'adeguata formazione generale. Appena le
risposte tecniche arriveranno, riuniremo il gruppo di lavoro e ne
discuteremo in Commissione. Sottolineo che la riforma dell'Isee
avrà ricadute positive e, per quanto attiene alla realtà
valdostana, ipotizziamo di inserire soglie diverse.»
Nella replica, il Capogruppo Donzel si è
dichiarato soddisfatto: «E' importante trovare una risposta
chiara ai problemi tecnici, poi sarà possibile affrontare le
questioni più politiche con particolare attenzione all'equità
sociale. Uno degli elementi che da anni sosteniamo è che per
rendere maggiormente equa l'applicazione di qualsiasi tipologia di
Isee occorre introdurre un numero più ampio di fasce di reddito,
soprattutto perché i benefici arrivino oltre che alle fasce deboli
esenti anche al ceto medio-debole sempre più fragile dei
valdostani, perché a piccole differenze di reddito corrispondono
grandi differenze nell'accesso dei servizi. Con questo metodo,
possiamo depotenziare l'evasione fiscale e tenere conto delle
difficoltà di tanti valdostani.»
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