La situazione gestionale dell'Istituto "Don Bosco" di Châtillon
è stata l'oggetto di un'interpellanza presentata dal gruppo
consiliare PD-SinistraVdA nella seduta consiliare dell'11 febbraio
2015.
In particolare, il Capogruppo Raimondo Donzel
ha spiegato: «E' positivo che sia stata trovata una soluzione
che ha consentito il permanere della Congregazione dei Salesiani
nella gestione dell'Istituto, ma si si rileva
purtroppo come, per dare sostenibilità economica alla struttura, si
sia dovuto intervenire pesantemente sulle retribuzioni dei
dipendenti, di cui alcune, concesse una tantum, sono apparse
completamente fuori dai parametri contrattuali.» Il Capogruppo
Donzel ha quindi chiesto «perché sia dato via libera ad alcuni
emolumenti "ad personam"; chi siano i soggetti deputati a
controllare le spese delle strutture scolastiche paritarie; quali
tipi di controllo, quanti e con quali scadenze siano stati
effettuati dall'Amministrazione regionale.»
L'Assessore all'istruzione e cultura, Emily
Rini, ha sottolineato: «Le istituzioni
scolastiche paritarie, dotate di autonomia amministrativa,
didattica e organizzativa, applicano diversi contratti nazionali
privatistici di lavoro. Non è pertanto corretto parlare di
emolumenti "ad personam". Nell'intento di armonizzare la
contrattualistica in essere, sono stati avviati approfondimenti da
parte delle istituzioni paritarie in collaborazione con la
Sovraintendenza, anche con una formazione congiunta. Riguardo ai
controlli, non esiste un unico soggetto deputato, in quanto ogni
istituzione ha una convenzione con l'Assessorato di riferimento,
che, attraverso le modalità previste nella convenzione stessa, ne
verifica l'applicazione. La parità scolastica è riconosciuta, con
provvedimento del Sovraintendente agli studi, a domanda degli
istituti interessati, previo accertamento della sussistenza dei
requisiti stabiliti per legge: di questo si occupa la
Sovrintendenza, con controlli che avvengono con cadenza annuale,
soprattutto per i dati relativi al personale docente, quali titoli
professionali e abilitazioni, al coordinatore delle attività
educative e didattiche, all'avvenuta attivazione degli organi
collegiali e al Piano di offerta formativa. A questo controllo si
affiancano apposite visite ispettive che possono essere disposte in
qualsiasi momento. Voglio precisare che i controlli in capo alla
Sovraintendenza sono circoscritti ai requisiti per il mantenimento
della parità e alla valutazione dei processi e degli esiti. Infine,
garantisco che l'attenzione su questo tema da parte dell'Assessore
è e continuerà ad essere massima.»
Nella replica, il Capogruppo Raimondo Donzel,
ha affermato: «Avrei preferito non aver ragione, anche perché
fin dagli anni scorsi abbiamo segnalato come le istituzioni
paritarie, sostenute da un finanziamento pubblico, necessitassero
di controlli e di un percorso per omogeneizzare le varie situazioni
contrattuali, come prevedono le norme. Occorre costruire, di
concerto con i Sindacati, un regime contrattuale il più trasparente
possibile, per eliminare quei casi in cui negli stessi luoghi di
lavoro persone che hanno i medesimi compiti ricevono retribuzioni
diverse. Il contratto collettivo nazionale di lavoro deve essere
affiancato da un contratto d'Istituto sottoscritto tra la parti. La
Sovrintendenza dovrebbe inoltre utilizzare maggiormente il
personale ispettivo di cui dispone. Noi chiediamo che sia premiato
il merito e l'impegno, ma vogliamo regole uguali per
tutti.»
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