Nella seduta del Consiglio regionale del 20 giugno 2017, abbiamo presentato un'interpellanza per chiedere informazioni in merito al ripristino del servizio di agopuntura per malati oncologici.
«Ci è stata riferita la soppressione da parte dell'USL di questo servizio utile a lenire gli effetti secondari della chemio e della radioterapia - ha specificato il nostro Capogruppo Jean-Pierre Guichardaz - a causa della necessità di reperire anestesisti per coprire i turni nel periodo estivo e per assicurare il piano ferie dei colleghi. Mi interessa sapere se la Giunta regionale stia valutando il ripristino di questa importante opzione per i malati, anche recuperando anestesisti dai servizi territoriali del soccorso per impiegarli presso le strutture ambulatoriali ed ospedaliere, predisponendo una riorganizzazione complessiva del sistema che redistribuisca le risorse umane in modo più congruo e funzionale.»
Dopo la risposta dell'Assessore che ha affermato che, ad oggi, non è possibile garantire tale servizio dato che, a partire dall'anno scorso, c'è stata una forte riduzione dell'organico, il Capogruppo Jean-Pierre Guichardaz ha replicato:
«È importante dare una risposta nel più breve tempo possibile: stiamo parlando di persone prostrate dalle cure, che si trovano magari costrette a rivolgersi al privato per questo servizio. È indispensabile pensare ad una riorganizzazione: 33 anestesisti è un numero da grandi ospedali; un anestesista rianimatore costa il triplo di un infermiere specializzato nel soccorso, quindi la sua professionalità va utilizzata in modo efficace e razionale. L'agopuntura è una prestazione dall'efficacia acclarata e va mantenuta. I malati non devono essere costretti a rivolgersi ai privati.
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