mercoledì 25 giugno 2014

ASSESTAMENTO DI BILANCIO #CONVDA

L'INTERVENTO DEL CONSIGLIERE CARMELA FONTANA

Oggi si discute il disegno di legge regionale n. 24 relativo alle variazioni di bilancio di previsione per il triennio 2014/2016. 
Come gruppi di opposizione ci siamo resi disponibili a procedere con rapidità nell'affrontare i disegni di legge sul rendiconto 2013 e sull'assestamento di bilancio di previsione 2014, che grazie all'impegno e al senso di responsabilità della minoranza potranno essere discussi in questo consiglio.
Stiamo vivendo una fase storica con un bilancio che si è ridotto drasticamente negli ultimi anni, di conseguenza l'assestamento è praticamente ingessato con poche possibilità di manovra: le esigue risorse a disposizione vanno quindi spese con molta cautela, facendo scelte mirate. I dati sono drammatici, le scelte operate non possono risolvere i problemi della Valle d'Aosta poiché non vanno nella direzione del rilancio e dello sviluppo sostenibile dell'economia.
Siamo coscienti del fatto che le voci di bilancio siano molteplici e tutte vadano onorate, tuttavia riteniamo siano prioritari i servizi alla persona e la lotta alla povertà, soprattutto attraverso il rilancio dell'occupazione.
La legge regionale n. 18/2013 ha previsto una riduzione di 3 milioni di euro, rispetto all'anno precedente, dei trasferimenti agli enti locali per anziani e disabili: tale scelta comporta numerose difficoltà nella gestione del servizio con le conseguenti ricadute negative sulle persone più svantaggiate.
L'urgenza di questo atto risulta essere prioritaria per poter dare risposte significative alla situazione economico-sociale attuale, ma non ne condividiamo i metodi.
La discussione di tematiche specifiche deve necessariamente, per la sua delicatezza, seguire l'iter delle commissioni, dove è possibile un miglior confronto e una migliore presa in carico delle problematiche da analizzare per meglio rispondere alle esigenze territoriali. Inoltre un confronto costruttivo con gli enti locali, le parti sociali, i sindacati e la Confindustria è comunque sempre doveroso e auspicabile. Questo metodo d'urgenza adottato non consente una reale presa in carico delle problematiche trattate. Non è ammissibile non dare la possibilità di intervento ai suddetti soggetti sociali. tant'è che il Presidente del CPEL Bruno Giordano si è trovato a dare parere favorevole circa il disegno di legge in oggetto, ma contraddicendosi con molte osservazioni riportate, che chiaramente mettono in discussione il disegno di legge presentato. Il Presidente del CPEL sostiene che tutti gli amministratori formano una squadra e capiscono le problematiche della crisi in atto, ma che la riduzione delle risorse agli enti locali provochi una drammatica gestione dei servizi per tutti i comuni provocando, di conseguenza, grandi disagi ai cittadini, riducendo i servizi socio assistenziali alla persona e alle famiglie.
Condividiamo la richiesta avanzata dagli enti locli che una parte della loro contribuzione all'avanzo di bilancio complessivo regionale pari ad euro 10.238.000,00 venga destinata al mantenimento dei servizi essenziali alla cittadinanza.
E' necessario riaprire una trattativa a livello nazionale sul patto di stabilità, coinvolgendo i Parlamentari valdostani, affinché si tenga in considerazione una rimodulazione dello stesso patto che tenga conto della realtà valdostana nel rispetto della sua autonomia.
Riteniamo assurdo che gli enti locali abbiano disponibilità di risorse, in quanto comuni virtuosi, e non possano decidere come utilizzare tali risorse economiche.
Sebbene condivido le difficoltà evidenziate dagli enti locali, non capisco comunque il loro accondiscendere incondizionato alle prese di posizione del governo regionale, anche quando assume posizoni differenti rispetto a quelle auspicate riducendo drasticamente le risorse agli stessi. Non è possibile nascondersi dietro il senso di responsabilità sostenendo ciecamente la macchina regionale su binari lontani dalle prospettive desiderate e allo stesso tempo avanzare la richiesta di rivedere quasi totalmente  un disegno di legge che va nella direzione opposta. Rivendicare le proprie posizioni è un arricchimento e non un limite, mentre l'assenso incondizionato no.
Secondo una sana logica del dialogo e del confronto, prima si discutono e si vagliano le criticità, poi si cerca di trovare una soluzione che tenga conto di tutti attori coinvolti proponendo, infine, un disegno di legge che sia realmente efficace.
In merito all'art. 16 del disegno di legge n. 24 riteniamo che in un momento di grave crisi economica sia sicuramente importante una vetrina di rilancio per la nostra regione, quale quella dell'expo Milano 2015, ma che le risorse economiche messe in campo siano eccessive. 600mila euro sono una enormità, una parte di tale cifra dovrebbe essere riversata a sostegno delle fasce più deboli, costantemente in aumento e sempre più abbandonate a se stesse.
In merito alle suddette problematiche, l'opposizione presenterà degli emendamenti che discuteremo nel corso dell'esame del disegno di legge.
Come gruppo PD-Sinistra VDA confidiamo nel senso di responsabilità della maggioranza nell'accogliere tali emendamenti che contribuiscono a migliorare la ripartizione delle risorse in funzione di una maggiore equità sociale.

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