Respinta una mozione sull'incarico al nuovo amministratore della Casinò de la Vallée spa.
Il Consiglio regionale, nella sua seduta dell'11 marzo 2015, ha respinto con 18 voti contrari (UV e SA) e 16 favorevoli (UVP, Alpe, PD-SVdA e M5S) una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle in merito all'individuazione di requisiti per il conferimento dell'incarico contrattuale al nuovo amministratore della Casinò de la Vallée spa.
L'iniziativa, così come emendata in Aula, intendeva impegnare il Governo regionale ad elaborare entro il termine di scadenza dell'incarico all'attuale amministratore una procedura di selezione trasparente, contenente un elenco di requisiti minimi tra cui laurea in materie economico-giuridiche, quale elemento di valutazione, così come master e ulteriori titoli attinenti; precedente esperienza di livello manageriale almeno triennale nell'ambito di Case da gioco, tenendo conto dei risultati conseguiti; stipendio minimo garantito non oltre i 100.000 euro lordi annui e parte variabile corrisposta in base ad almeno cinque parametri da definire, rappresentanti percentualmente di una quota del "premio", a condizione del raggiungimento di precisi obiettivi gestionali.
Nel corso del dibattito è intervenuto anche il Capogruppo del PD-Sinistra VdA, Raimondo Donzel, che ha condiviso l'impianto della mozione, precisando: «Indipendentemente dalla persona che ricopre la carica di amministratore unico, di cui il PD-SVdA sin dal 2010 chiede la sostituzione, la partita in gioco è il non riuscire a trovare un accordo sindacale e un piano di rilancio. Il Casinò sta rischiando la chiusura, non si può continuare a scherzare sulla pelle delle persone. La questione va risolta partendo dalla testa, quindi dalla riduzione del compenso del nuovo amministratore unico e, a scalare, di tutto il sistema. Salvare il Casinò significa salvare l'economia turistica dell'intero comprensorio di Saint-Vincent e Châtillon, con ricadute positive su tutta la Valle.»
FONTE Infoconseil
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