giovedì 26 marzo 2015

#CONSVDA - LEGGE SOCIETÀ DI SERVIZI

I lavori del Consiglio della seconda giornata di convocazione, giovedì 26 marzo 2015, si sono aperti con la votazione sul disegno di legge che modifica la legge regionale n. 44/2010 istitutiva della Società di servizi VdA.

Il provvedimento, che è stato approvato con 18 voti a favore (UV e SA), 2 contrari (M5S) e 15 astensioni (UVP, Alpe, PD-SVdA), si compone di 3 articoli volti ad ampliare l’oggetto sociale della società creata dalla Regione per l'erogazione di servizi strumentali all'esercizio dei compiti istituzionali dell'Amministrazione regionale, introducendo, tra i servizi che possono essere svolti dalla stessa, il supporto nelle attività di progettazione e di direzione tecnico-amministrativa relative ai lavori nei settori della forestazione, della sentieristica e delle sistemazioni montane, affidati a ditte esterne o eseguiti in amministrazione diretta.

Per il Capogruppo del PD-SVdA, Raimondo Donzel, questa è la coda drammatica di una vicenda cominciata nel 2010 quando si decise di cambiare un sistema che aveva portato all'assunzione di 800 lavoratori stagionali forestali ai quali andavano aggiunti gli impiegati forestali. Già cinque anni fa, ha osservato, dicevamo che non si poteva stabilizzare senza un concorso pubblico: ci avevano dato dei cattivi, ma questa è la procedura legale; quindi, negli anni si sono date illusioni ai lavoratori che oggi, invece, vengono disattese per forza. Per Donzel, dare alla Salvaprecari questa competenza crea una nuova situazione border-line che non si vorrebbe fosse giudicata illegittima in un prossimo futuro. Ha quindi annunciato l'astensione sull'atto perché questo percorso ha una lacuna fondamentale che non dà garanzie per il futuro: non si sa, infatti, se ci sarà il finanziamento per questo tipo di procedura sul medio periodo di 3-5 anni. Noi, ha aggiunto, avremmo preferito la proroga dei contratti al 31 dicembre 2015, andando a verificare la possibilità concorsuale e, nelle more, avvalersi della Salvaprecari ma con una prospettiva di risorse almeno triennale. Per il Consigliere, questa è una procedura che lascia esterrefatti, che indica un modo di procedere a tentoni; bisogna dare regole uguali per tutti e seguire percorsi che siano a norma di legge. L'era dei percorsi strani e clientelari, ha concluso Donzel, non deve più esistere, ma questo non significa tornare a usare il lavoro come una merce: i lavoratori sono persone che hanno alle loro spalle una famiglia.

Il Consigliere del PD-SVdA Jean-Pierre Guichardaz ha comunicato che le Organizzazioni sindacali hanno lamentato un mancato coinvolgimento nella definizione di questa soluzione: a suo avviso, questo è un fatto grave e, soprattutto, sta ad indicare di non essere sulla buona strada. I Sindacati, ha proseguito il Consigliere, non hanno avuto il tempo di fare degli approfondimenti e proporre soluzioni. L'Amministrazione ha usato per decenni queste trentasei persone senza prevedere un congruo incremento di pianta organica. Oggi, ha aggiunto, facendo leva su un discorso di coscienza, la Giunta chiede di votare la legge in fretta e furia perché, se non fosse approvata, i lavoratori sarebbero mandati a casa. Ha quindi chiesto di prendere il tempo per un approfondimento ulteriore: non sono necessari sei mesi, i Sindacati si sono dati disponibili ad affrontare la questione in tempi brevissimi.

FONTE Infoconseil

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