Nella seduta del 30 luglio 2014, il Consiglio ha approvato all'unanimità gli indirizzi per la formulazione di una nuova proposta di adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti adottato nel 2003 e richiamato dalla legge regionale n. 31 del 2007.
L'atto recepisce gli orientamenti espressi unanimemente il 16
luglio scorso dalla terza Commissione consiliare "Assetto del
territorio", integrata dal contributo delle forze politiche non
rappresentate al suo interno, e in coerenza con la delibera della
Giunta del 7 marzo 2014, con particolare riguardo all'introduzione
della raccolta separata della frazione organica secondo il
principio di far percorrere meno strada possibile ai rifiuti,
all'avvio di sistemi di riconoscimento dell'utenza per favorire
forme di tariffazione puntuali e proporzionali al conferimento del
"secco indifferenziato", alla necessità di valutazioni economiche,
di sostenibilità ambientale e di salvaguardia della salute per gli
impianti da realizzare, alla riduzione dei quantitativi di rifiuto
prodotti attraverso le buone pratiche di riuso, di riparazione e,
più in generale, di prevenzione nella produzione, con il concorso
della popolazione ed il supporto degli enti del terzo settore.
Il Capogruppo Raimondo Donzel, ha
espresso soddisfazione per l'esito positivo di questo atto: «La
tenacia dei cittadini ha fatto sì che l'obiettivo fosse colto dalla
politica, che nel confronto, anche duro, deve avere la capacità di
fare sintesi per ottenere i risultati che la comunità attende:
servizi efficienti e di qualità che portino alla riduzione delle
tasse. Un obiettivo che in tempi di crisi deve essere guardato con
attenzione.» Nel merito, il Consigliere si è soffermato
sull'importanza «di aver inserito la prospettiva della
strategia #rifiutizero - con un salto di qualità all'interno di
questo Consiglio, a seguito anche dell'esito del referendum del
2012 - con il fine di azzerare progressivamente lo smaltimento in
discarica e risolvere il problema della discarica di Brissogne.
Particolarmente significativo è l'avvio progressivo della raccolta
dell'organico, che permetterà di costruire un percorso volto alla
responsabilizzazione del cittadino attraverso l'introduzione della
tariffazione puntuale mediante i sistemi di riconoscimento
dell'utenza e, infine, la scelta di impianti di dimissioni
contenute e poco impattanti.»
FONTE
http://www.consiglio.regione.vda.it/info_conseil/dettaglio_comunicato_i.asp?pk_comunicato=62064
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