Nella
seduta del Consiglio Regionale del 29 luglio 2014 il Consigliere
Raimondo Donzel ha presentato un'interpellanza per sapere se
l'Assessore competente intenda adattare, con urgenza, il Piano di
Studi del Corso di laurea in Scienze della Formazione primaria -
Laurea Magistrale, dell'Università della Valle d'Aosta - Université
de la Vallée d'Aoste, all'ordinamento scolastico valdostano e alle
necessità di una scuola dell'infanzia e primaria al passo con
l'esigenza di sviluppo delle competenze chiave per la cittadinanza
attiva dell'Unione Europea tra le quali le competeze linguistiche.
"J'ai
beaucoup apprécié le fait que Madame l'Assesseur de l'éducation et
de la culture ait relancé avec vigueur l'emploi de la langue
française au cours des travaux du Conseil Régional. Je me suis
permis d'imaginer et d'envisager que le transport qui a poussé
Madame Rini à lire de longs rapports dactylographiés en réponse
aux interrogations et aux interpellations indique la volonté
affichée de prendre en charge la remise en valeur du français, non
seulementlors des messages à la télévision mais également, et
surtout, à l'école et dans la société valdôtaine.
Comme
dirait le philosophe slovène Slavoj Zizek, tirons les conséquences
du célèbre "et pourtant elle tourne" mais travaillons
dans le but dune réalité qui ne soit pas illusoire, qui ne soit pas
du simple "bla - bla - bla", afin que l'école valdôtaine
ne soit pas "un petit rien"
La
formazione degli insegnanti della scuola primaria e dell'infanzia è
sempre stato un punto cardine per il sistema scolastico valdostano.
Abbiamo sempre ritenuto necessario formare qui i futuri insegnanti
perché insegneranno, oltre alla lingua francese, anche il 50% delle
discipline in lingua francese. Ma quando sono andato a vedere il
piano di studi di Scienze della formazione primaria sono rimasto
allibito: non un singolo insegnamento viene impartito in lingua
francese e non è detto che lo stage a cui partecipano gli studenti
al quarto anno di corso venga svolto in Francia o paese francofono.
In più il quinto anno gli studenti devono sostenere l'esame di
livello C1 di lingua francese senza aver svolto alcun corso
preparatorio. Non è più il tempo dell'apparire: alle dichiarazioni
dell'Assessore di volontà di potenziare l'utilizzo della lingua
francese devono corrispondere i fatti. Questo piano di studi è
inguardabile!"
Dopo la
risposta dell'Assessore, che ha elencato un insieme di iniziative per
il potenziamento della conoscenza della lingua francese dedicate agli
insegnanti ma a cui potranno partecipare anche gli studenti
dell'Università della Valle d'Aosta, il Consigliere ha continuato:
"Je
suis très déçu de la réponse de Mme l'Assesseur. J'ai vraiment le
sentiment qu'il s'agit bien d'un cas évident qui relève comment,
dans un secteur fort stratégique, nous avons mal dépensé notre
argent en oubliant le véritable objectif à atteindre et en se
bornant au simple travail burocratique.
Questo
corso di laurea è costosissimo per la finanza regionale e produce
insegnanti con le stesse competenze degli insegnanti del resto
d'Italia. Noi dobbiamo insegnare a questi insegnanti a insegnare in
francese, non far loro seguire lezioni in italiano e fargli fare una
successiva formazione in francese. Questo corso di laurea va
riformato in accordo con il Ministero: ci vogliono esami di didattica
della lingua francese. Siamo tagliati fuori dallo sviluppo didattico
delle lingue: se non apriamo gli occhi avremo una scuola nettamente
in ritardo rispetto ad altre realtà bilingue. Oggi affidiamo a una
scuola italiana la formazione dei nostri insegnanti? Tanto vale
mandarli a studiare a Torino. Questo corso di laurea, così com'è
organizzato, è fallimentare e deve essere riformato!"
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