Al Presidente dell’Union Valdôtaine
Al Presidente di Stella Alpina
Ai gruppi consigliari di UV e Stella Alpina
I gruppi consigliari UVP-ALPE-PDSinistraVdA-M5S e le rispettive forze politiche, dopo aver ricercato in questi primi 10 mesi di legislatura, con atti concreti e tentativi incessanti, un dialogo costruttivo per affrontare e risolvere le urgenze della crisi che coinvolge la comunità valdostana,
prendono atto, a seguito delle dichiarazioni di Ennio Pastoret, della volontà delle forze della ex-maggioranza UV e Stella Alpina di confrontarsi sulle emergenze.
Ricordano che, sin dal luglio 2013, la legislatura è stata caratterizzata dalla totale occupazione spartitoria da parte di UV e Stella Alpina, malgrado i numeri risicati, di tutte le cariche, comprese quelle istituzionali e di garanzia come la Presidenza del Consiglio e la Commissione Affari generali, a cui va aggiunto il mantenimento del numero degli assessorati a 8, malgrado gli impegni pubblicamente assunti nel periodo elettorale.
Rammentano altresì che, dall’inizio di questa legislatura, la convergenza sui grandi dossier richiesta dalle opposizioni è sempre stata rifiutata da quelle stesse forze che oggi la invocano, ed in particolare proprio sugli stessi temi oggi sollecitati.
Ritengono, a tale proposito, opportuno ricordare il lavoro prodotto su alcuni temi fondamentali, da noi considerati da sempre urgenti e prioritari, a prescindere dall’attuale crisi politica:
sulle riforme e in particolare per quanto è della revisione del Titolo V, sottolineano la mancanza di iniziativa della maggioranza UV-SA e l’atteggiamento rinunciatario adottato riguardo alla possibilità di esercitare le competenze statutarie;
sul patto di stabilità, a fronte della puntuale proposta di costituzione di una task-force rappresentativa di tutti i gruppi politici presenti in Consiglio che andasse a Roma a sostenere in modo sinergico e coeso le questioni finanziarie e l’Autonomia stessa della nostra Regione, ricordano come si manifestasse ancora una volta un rifiuto alla condivisione, con la riproposizione della consueta gestione e visione personale di ogni dossier, con l’aggravante di isolare di fatto la Valle d’Aosta anche dal contesto delle altre Autonomie speciali, producendo così i risultati nefasti che tutti conosciamo;
sui fondi strutturali, la cui necessaria attività di pianificazione è stata sollecitata più volte in questi mesi, si è riscontrata la medesima attitudine di chiusura malgrado una risoluzione approvata dal Consiglio e puntualmente disattesa;
sulla Casa da gioco di Saint-Vincent si ricorda che, al di là della crisi politica, il Consiglio Regionale aveva già tracciato, deliberandolo, il percorso, mai rispettato, del rinnovo dell’attuale dirigenza, Amministratore Unico in primis;
sui cantieri forestali, infine, oggetto di continue ed importanti iniziative da parte delle forze di opposizione, che si sono adoperate per il reperimento dei fondi e che hanno sempre dato la piena disponibilità ad approvare immediatamente la relativa variazione di bilancio, al fine di risolvere parzialmente le criticità e a fronte di una gestione disastrosa e dei danni prodotti.
Tutto ciò premesso, le forze di opposizione prendono atto di come, a 10 mesi dall’inizio di una legislatura caratterizzata da un rapporto di 18 a 17 e a più di un mese dal crollo della Giunta regionale, a fronte dell’incapacità da parte di UV e Stella Alpina di garantire la governabilità nonostante i vari ed infruttuosi tentativi messi in campo, ci sia finalmente la presa di coscienza da parte dell’ex maggioranza, che certi dossier, da sempre ignorati o gestiti in modo personalistico, oltre ad esistere necessitano obbligatoriamente di condivisione.
Rilevano che si è comunque di fronte ad una presa di coscienza, seppur tardiva, del palese fallimento del sistema, del metodo e del progetto politico proposto da UV e Stella Alpina.
Al fine di sbloccare questa situazione, la cui soluzione non è più rinviabile, e a fronte dell’impasse a cui la ex-maggioranza pare non saper dare soluzione, ribadiscono con forza la necessità di un radicale rinnovamento dei metodi di gestione attuali: cambiamento che può essere realizzato solo attraverso la discontinuità con coloro che hanno rappresentato questo modo di fare politica.
Ora, evidenziato chiaramente che il fallimento del progetto UV-Stella Alpina ha determinato l’attuale crisi politica con la conseguente paralisi amministrativa e, rilevato come questa situazione crei ulteriore difficoltà e criticità alla comunità valdostana, le forze di opposizione desiderano ancora una volta dimostrare il loro senso di responsabilità nei confronti dei Valdostani dichiarando la loro disponibilità ad aprire un serrato confronto fondato sui contenuti del progetto politico della Renaissance, sulle priorità e urgenze di questi primi 10 mesi di legislatura congiuntamente a quelle che proporranno l’UV e la Stella Alpina, al fine di giungere alla redazione di una mozione di sfiducia costruttiva condivisa.
Alessia Favre – Luigi Bertschy (UVP)
Piero Floris – Patrizia Morelli (ALPE)
Fulvio Centoz – Raimondo Donzel (PD-Sinistra VdA)
Roberto Cognetta – Stefano Ferrero (M5S
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