SCARSI RISULTATI E DISPREZZO PER IL CONSIGLIO
Apprendiamo con stupore, in seguito alle affermazioni rese tramite la nota dell'amministratore della Casinò de la Vallée spa del 14 aprile 2014, che il Consiglio regionale, proprietario del 99% del pacchetto azionario della società, non avrebbe diritto di valutare i risultati e l'operato di chi non è stato in grado di gestire la casa da gioco, né tanto meno di chiederne la revoca.
Apprendiamo con stupore, in seguito alle affermazioni rese tramite la nota dell'amministratore della Casinò de la Vallée spa del 14 aprile 2014, che il Consiglio regionale, proprietario del 99% del pacchetto azionario della società, non avrebbe diritto di valutare i risultati e l'operato di chi non è stato in grado di gestire la casa da gioco, né tanto meno di chiederne la revoca.
Il Casinò ha perso milioni di euro di incassi e quote di
mercato, ha risucchiato quasi 100 milioni di euro dalle casse
regionali in una dubbia e discutibile ristrutturazione, con il
risultato di colpire a morte albergatori, ristoratori e in generale
tutta l'economia di Saint-Vincent e dell'intera Valle d'Aosta e il
sig. Frigerio, uomo da 349.000 euro all'anno, non ha l'onestà
di riconoscere il fallimento della sua dirigenza e della sua
amministrazione che hanno portato l'azienda ad un passo dal
fallimento. Sono inaccettabili i toni minacciosi utilizzati
dallo stesso nei confronti delle istituzioni.
Il sig. Frigerio al Casinò come il dott. Rollandin in Regione
sono il simbolo di quell'attaccamento al potere e alle poltrone, in
cui gli interessi personali di stipendi di centinaia di migliaia di
euro stanno al di sopra di tutto: due facce della stessa medaglia
rappresentata da una politica degenerata in privilegi immeritati e
clientelismo.
Non stupisce quindi il silenzio dell'ex presidente Rollandin e
tanto meno quello dell'eclissata presidente del Consiglio Rini, che
ha ormai completamente rinunciato a quel ruolo di garanzia che la
sua carica istituzionale le attribuiva, ritirandosi in eloquenti
assenze programmate e imbarazzanti silenzi quando si tratta di
difendere il ruolo di controllo che devono avere i Consiglieri
regionali.
La risoluzione approvata dalle forze di opposizione per far
dimettere i vertici inadeguati della Casinò de la Vallée spa,
Amministratore unico e dirigenti da oltre 240.000 euro all'anno
compresi, completamente ignorata, oltre all'impossibilità di
ottenere i documenti e le fatture più volte richiesti confermano
che nelle stanze oscure della società regionale sono nascosti
segreti da custodire ad ogni costo.
L'azione legittima di controllo, di verifica e di indirizzo che
i Consiglieri regionali di opposizione, azionisti come il resto dei
valdostani della casa da gioco, hanno il diritto, anzi il dovere,
di svolgere con attenzione è stata oggetto di scherno da parte del
sig. Frigerio.
Intanto a più di un mese dalla richiesta di dimissioni, in
attesa dei massicci arrivi dei cinesi da Macao, nessuna soluzione e
giunta dalla maggioranza per risollevare la crisi del Casinò, salvo
il mantenimento della fiducia al sig. Frigerio.
Riteniamo che lo spettacolo sia finito e che burattinai e
pagliacci possano ritirarsi in silenzio.
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