giovedì 19 giugno 2014

COMUNICATO STAMPA

IL TEMPO DELL'UOMO SOLO AL COMANDO E' FINITO



Il Consiglio regionale, svoltosi ieri, con la difficile elezione di Marco Viérin alla Presidenza del Consiglio, ha mostrato ancora una volta, come metodi e contenuti dell'attuale maggioranza non siano niente affatto cambiati rispetto alla gestione della "cosa pubblica", vissuta come dimostrato, come una mera spartizione di potere e poltrone.
Le "aperture al dialogo", tanto annunciate dal Presidente Rollandin nel suo discorso di reinsediamento, si sono rivelate in realtà delle "chiusure" su tutta la linea, compresi i punti proposti per una soluzione unitaria sulla Presidenza dell'assemblea regionale, e persino certe dichiarazioni del Presidente della Regione hanno dimostrato l'arroganza e il fastidio verso il ruolo dei Movimenti e dei Partiti, confermando una visione dispotica della politica regionale, ormai non più accettabile.
Il tempo dell'uomo solo al comando è finito. I problemi dei cittadini non possono essere risolti senza la condivisione delle soluzioni politiche alla crisi economica che ci ha messo in ginocchio. Noi, forze di opposione, UVP, Alpe, PD Sinistra VDA e Movimento Cinque Stelle, continueremo con rinnovato impegno a fare il nostro lavoro nelle Istituzioni e sul territorio regionale, lavorando per un reale #cambiamento.

Alessia Favre UVP


Piero Floris Alpe

Fulvio Centoz PD

Roberto Cognetta M5S


 

mercoledì 18 giugno 2014

#CONSVDA DEL 18 GIUGNO

GLI INTERVENTI DEL GRUPPO PD SINISTRA VDA

Il Capogruppo del PD-Sinistra VdA, Raimondo Donzel ha affermato: «La sensazione è di rivivere certi passaggi del tutto inconcludenti, se non sbagliati, di dieci mesi fa, mentre noi auspicavamo di percorrere una strada diversa. Il dialogo lanciato dalla maggioranza si è rivelato purtroppo soltanto teatrale: è un vuoto parlare tra di noi Consiglieri, il recitare un copione ai cittadini. In politica il concetto di dialogo indica un confronto per almeno cercare un accordo, ma questo non corrisponde alla realtà valdostana, perché la maggioranza è protagonista di una sceneggiata: non vi crederà più nessuno, state assumendo un comportamento incomprensibile a chiunque voglia fare politica seriamente in quest'Aula, come il vostro puerile tentativo di coinvolgerci in una Conferenza dei Capigruppo di pochi minuti, mentre per una settimana non avete fatto neppure una telefonata alle nostre segreterie di partito: un silenzio tombale. Non ci facciamo prendere in giro. Perché volete la carica di Presidente del Consiglio? Per una questione di soldi, per un uso politico dell'Istituzione? Noi invece avremmo voluto discutere della possibilità di gestire in modo realmente diverso quest'Aula e di valorizzare la figura del Presidente dell'Assemblea, pur riducendo sensibilmente l'indennità. Restiamo disponibili a lavorare per trovare un accordo serio, rispettoso delle parti politiche, che produca cambiamenti a favore dei cittadini. Non ci saremo invece per fare teatrini, baratti, farse.»

(fonte  http://www.consiglio.regione.vda.it/info_conseil)

Jean-Pierre Guichardaz " L'elezione del Presidente del Consiglio Regionale è un passaggio fondamentale per il funzionamento dell'organo che rappresentiamo. Il Presidente è una figura di garanzia che dovrebbe rappresentare l'unitarietà del territorio: la sua elezione non può rientrare in ragionamenti spartitori e non deve essere considerato il nono assessorato! La Presidenza uscente è stata totalmente asservita alla maggioranza ed abbiamo avuto prova di ciò in occasione del voto sull'insindacabilità dove è venuto meno il ruolo di garanzia del Presidente. 
Se la maggioranza detiene ogni carica come può il Presidente rappresentare tutto il Consiglio? 
In questi otto giorni non avete fatto tentativi di avvicinamento, quanto meno per darci la vostra opinione su temi quali la riduzione dei compensi o la razionalizzazione delle spese dell'ufficio di Presidenza, temi da noi proposti. Non sono però le forze di minoranza a dover chiedere l'apertura di un dialogo! Quello di oggi è davvero un pessimo inizio!"




martedì 17 giugno 2014

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO PD SINISTRA VDA, ALPE, UVP, M5S

I partiti politici e i movimenti di UVP, Alpe, PD sinistra VdA e M5S 

VISTO il ruolo istituzionalmente attribuito alla Presidenza del Consiglio Regionale di rappresentanza dell’intera Valle d’Aosta e di garanzia e controllo dell’operato del Consiglio, della Giunta e dei singoli consiglieri 

CONVINTI altresì che il Consiglio così come l’Amministrazione tutta debbano diventare sempre più trasparenti e accessibili a tutti i cittadini 

PRESO ATTO che sia durante la recente crisi della Giunta, sia durante l’ultima seduta di Consiglio è emersa la disponibilità al confronto e il bisogno di condivisione delle scelte e dei metodi di gestione della cosa pubblica avanzata dallo stesso Presidente della Giunta e da numerosi esponenti della maggioranza 

EVIDENZIATO tuttavia che nonostante si ostenti la volontà di dialogo tra le parti e la condivisione nelle scelte, ormai a poche ore dalla prossima seduta del Consiglio nessuna richiesta di incontro è pervenuta da parte delle forze di maggioranza ai partiti e movimenti attualmente costituenti la minoranza, e che permane quella condizione di non consultazione delle forze di opposizione come rimarcato dai consiglieri nel corso dell’ultima adunanza 

Le forze di opposizione Pd sinistra Vda, Alpe, UVP e Movimento cinque stelle, si rendono comunque disponibili fin da subito ad un confronto sulla base di alcuni punti programmatici che dovrebbero delineare il ruolo della Presidenza e del Presidente del Consiglio.

In particolare le tematiche che riteniamo fondamentali da discutere attengono alla riduzione dei costi della politica, alla pubblicità delle sedute degli organi consiliari, alla istituzione di Commissioni speciali, alla razionalizzazione e programmazione delle attività promozionali e culturali della Presidenza del consiglio e alla riorganizzazione del personale e delle strutture operative degli uffici del Consiglio.

Per UVP Alessia Favre

Per Alpe Bruno Chaussaud

Per PD Fulvio Centoz

Per M5S Roberto Cognetta   

sabato 14 giugno 2014

NO AL ROLLANDIN BIS SECONDA PARTE


La seconda parte dell'intervento del capogruppo Raimondo Donzel nella seduta del Consiglio Regionale del 10 giugno 2014.

NO AL ROLLANDIN BIS

L'intervento del capogruppo Raimondo Donzel nella seduta del Consiglio Regionale del 10 giugno 2014.





mercoledì 11 giugno 2014

NO AL ROLLANDIN-BIS

Seduta del Consiglio Regionale del 10 giugno 2014

Estratto del dibattito in aula.

Il Capogruppo del PD-Sinistra VdA, Raimondo Donzel, omaggiata la figura di Giacomo Matteotti, di cui ricorre l'anniversario della scomparsa, ha evidenziato: «L'esigenza di un cambiamento in Valle d'Aosta è forte, è stata avvertita già anni or sono, ma le si sono sempre tarpate le ali. Per uscire dalla crisi altre possibilità erano fattibili, tra cui un governo di emergenza che consentisse il cambiamento della legge elettorale, al quale siamo disponibili a collaborare. Avevamo chiesto il passo indietro di chi non vuole il rinnovamento, non la testa dei più giovani; invece ci ritroviamo con un governo balneare, un monocolore Rollandin, che non ha tenuto conto delle nostre proposte. E' poi paradossale che durante lo stallo siano state votate le uniche due leggi del 2014; sta a significare che il programma di Union Valdôtaine e Stella Alpina è fumo e non arrosto. Il nostro gruppo, il partito e tutte le forze di sinistra che ci sostengono credevano in un dialogo sincero, non solo in un passo indietro dei responsabili della crisi, ma anche una condivisione di questioni come l'allargamento ad altre forze politiche, ma questo non è stato possibile. Da parte nostra non c'è la preclusione a ragionare di ogni singolo tema, ma solo con onestà e rispetto per le idee altrui. Abbiamo chiesto la raccolta differenziata dell'umido nel fondovalle e i centri di compostaggio, non la riedizione della Commissione rifiuti che ha ben operato più di un anno fa. Sui rapporti con il governo nazionale, siamo disponibili a lavorare a 360° perché la nostra Regione non sia penalizzata a livello nazionale.»

martedì 3 giugno 2014

CANTIERI FORESTALI

Aosta, 3 giugno 2014 
Sessione straordinaria del Consiglio regionale del 3 giugno 2014
Approvato il piano straordinario per i cantieri forestali. 
Il Consiglio regionale, nella seduta straordinaria di oggi, martedì 3 giugno 2014, ha approvato all'unanimità il disegno di legge riguardante il finanziamento di un piano straordinario di interventi di natura agricolo-forestale e nel settore delle opere di pubblica utilità.
Il provvedimento si compone di quattro articoli volti a modificare la legge regionale n. 18 del 2013 (Legge finanziaria per gli anni 2014-2016) al fine di favorire l'occupazione di quelle lavoratrici e quei lavoratori, rispettivamente di età superiore a 45 e 55 anni, che, per limitazioni fisiche o per problematiche socio-familiari, sono svantaggiati nell'inserimento nel mercato del lavoro. Nel corso della discussione è stato recepito un emendamento volto a consentire, nel caso di mancato utilizzo di tutte le risorse previste per il finanziamento del Piano, di procedere in via prioritaria all'occupazione di soggetti con invalidità certificata anche se non in possesso del requisito anagrafico e, subordinatamente, di età progressivamente inferiore a 55 anni, ma di età superiore a 50.
La Consigliera Carmela Fontana ha annunciato il parere favorevole del PD-Sinistra VdA, evidenziando: «Sono sette anni che ci occupiamo dei cantieri forestali, ma la maggioranza non ci ha mai ascoltato. Ora ci incolpate di essere responsabili della crisi politica, ma è stata la maggioranza a non voler convocare prima questa sessione straordinaria del Consiglio. Voteremo per senso di responsabilità, fermo restando che non siamo noi colpevoli nei confronti dei cittadini.»
Il Capogruppo del PD-Sinistra VdA, Raimondo Donzel, ha ricordato che «questo Piano darà la possibilità ai lavoratori idraulico-forestali iscritti nella graduatoria regionale di avere quelle 67 giornate di lavoro in un anno che sono indispensabili per maturare almeno un'annualità dal punto di vista contributivo nel settore agricolo e di avvicinarsi ad una pensione. Si tratta di un'elemosina, ma la situazione occupazione in Valle d'Aosta è così grave che le persone aspettano questa misura con ansia. Ecco il senso di responsabilità che ci porta ad essere qui oggi. C'è però da rilevare che, rispetto ai fondi che chiedevamo noi, distogliendoli dall'aeroporto per esempio, si è andati a spiluccare qua e là nelle pieghe del bilancio andando ad intaccare anche il settore degli investimenti.» Il Consigliere si è quindi detto soddisfatto che la maggioranza abbia accolto con favore, attraverso un emendamento, «la nostra proposta volta a consentire, all'interno delle risorse disponibili e nel caso in cui non vengano coperti tutti i 220 posti previsti, l'assunzione di operai disabili o di età progressivamente al di sotto dei 55 anni e speriamo venga accolto un nostro emendamento che consenta di far lavorare anche gli uomini over 50 anni.»
Il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz (PD-Sinistra VdA) ha evidenziato: «La maggioranza ha votato una legge finanziaria che ha ridotto la Valle d'Aosta in una condizione pietosa, con drastiche riduzioni su settori chiave, quali le politiche sociali e la sanità. Non siete stati in grado di governare stabilmente, non avete mai condiviso nulla e ora non potete venirci a fare la paternale.»

(FONTE: Ufficio Stampa #ConsVda)