Nel corso della seduta del Consiglio regionale del 23 maggio 2017 abbiamo presentato, insieme al gruppo EPAV, un'interpellanza per approfondire la questione della formazione di figure professionali per il sostegno alle famiglie colpite da lutto prenatale.
Nel corse della presentazione dell'iniziativa il Capogruppo Jean-Pierre Guichardaz ha evidenziato che «il lutto prenatale è il lutto legato alla perdita del bambino durante tutta la gravidanza; il lutto perinatale è, invece, l’insieme delle reazioni psicofisiche legate alla perdita di un bambino nella seconda metà della gravidanza e nelle settimane successive alla nascita. La morte di un bambino in gravidanza genera uno shock emotivo di grande intensità che produce un lutto profondo che può durare dai 6 mesi fino ai 2 anni.»
Il Consigliere ha quindi chiesto se esista una banca dati dettagliata delle casistiche di questi eventi traumatici, oppure se si vogliano standardizzare protocolli di ricerca sulla madre e sul bambino completi ed esaurienti; se si svilupperanno interventi per la formazione di una figura professionale per il sostegno delle famiglie colpite e la realizzazione di assistenza all’intero gruppo familiare.
«Ci chiediamo anche se vi sia l'intenzione di coinvolgere attivamente le associazioni e dei soggetti riconosciuti a supporto della struttura pubblica, oltre che incentivare la partecipazione della USL e di eventuali altri soggetti interessati alla giornata mondiale della consapevolezza prevista per il 15 ottobre di ogni anno.»
Nella sua risposta l'Assessore ha sottolineato come tutte le coppie colpite dall'evento possano usufruire del sostegno psicologico durante tutto il periodo del ricovero e che nel 2015 è nato, dalla collaborazione tra le strutture di Ostetricia e ginecologia e Psicologia, uno specifico programma di formazione. Infine si è detto d'accordo sull'adesione alla Giornata mondiale della consapevolezza.
Il Capogruppo Guichardaz ha quindi replicato: «Il fenomeno purtroppo è estremamente diffuso ed è importante avvalersi della collaborazione di persone che hanno vissuto questo dramma. Uno degli obiettivi della politica è rendere visibili certe necessità e, in questo senso, l'adesione alla "Giornata mondiale della consapevolezza" offre lo spunto per parlare di una tematica spesso nascosta o trascurata. Non si tratta di un problema della mamma, della famiglia, ma di un evento di cui la sanità si deve fare carico. Queste famiglie vanno sostenute, offrendo la possibilità di seguire un percorso per agevolare il superamento del lutto.»
FONTE Infoconseil
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