mercoledì 22 novembre 2017

#CONSVDA - DIBATTITO SULLE DIMISSIONI DELL'ASSESSORE PERRON

Durante la seduta del Consiglio regionale del 22 novembre il Capogruppo Paolo Cretier è intervenuto nel dibattito generale a seguito dell'annuncio delle dimissioni del Consigliere Perron dalla carica di Assessore al bilancio.

"Il collega Perron ha già deciso sul da farsi, presentando le sue dimissioni e la sua dichiarazione per il rispetto delle istituzioni ha già chiuso definitivamente la questione.

Oggi si vuole solo e soltanto portare in consiglio una discussione per poter comunque esprimere dei giudizi, laconici, che nulla hanno a che vedere con l'attività consiliare.

Il collega Perron senza esitare ha rimesso il mandato di Assessore e non si sottrae neppure alla discussione conscio delle responsabilità assunte il 17 ottobre.

La giustizia ha fatto il suo corso e non siamo noi che possiamo cambiare tali decisioni con le nostre iniziative. La giustizia ha un suo percorso e un suo metodo di ricerca di fatti e di prove, un percorso in cui si ha la possibilità di difendersi.

Non siamo noi che dobbiamo vestirci da giustizieri, innocentisti o colpevolisti a seconda dell'appartenenza politica.

Non siamo un collegio giudicante che deve per forza esprimere un parere, non siamo in una commissione speciale che deve valutare l'operato dei singoli Consiglieri o Assessori.

Riteniamo che queste discussioni siano inopportune e tardive. Le tante illazioni che sento giornalmente su altre questioni sono molto fastidiose, poiché non sono mai supportate dai fatti.

La cultura del sospetto è una brutta piaga della nostra società che sempre di più imperversa nei rapporti umani, ma non dobbiamo essere noi a fomentarla ogni giorno.
Ho scoperto che c'è anche un populismo di estrema sinistra che  invita a manifestazioni in piazza con toni decisamente inadeguati.

Il mandato di Consigliere ci permette di effettuare azioni ispettive non investigative. La sola cultura del sospetto non porta da nessuna parte, anzi porta sicuramente alla disfatta della buona politica, quella che serve. Ma a volte in questo Consiglio si trascinano fatti personali che nulla hanno a che vedere con il mandato che i cittadini ci hanno conferito.

Non penso di far cambiare idea a nessuno ma forse un ragionamento approfondito non guasterebbe da qui fino alla fine della legislatura.

L'azione propositiva dei Consiglieri va rispettata e sostenuta e dobbiamo essere noi i portatori della buona politica. Ma se ogni seduta del Consiglio, ogni Commissione, ogni riunione hanno come preambolo le ipotesi e le continue illazioni, il nostro gruppo non ci sta.
Dobbiamo dare a chi guarda da fuori una parvenza di serietà occupandoci di come risolvere i tanti problemi che assillano i cittadini."                               

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