lunedì 6 novembre 2017

COMMEMORAZIONE DI CHAMPDEPRAZ

Il discorso tenuto dal nostro Capogruppo Paolo Cretier in occasione della Commemorazione dei caduti di tutte le guerre che si è tenuta ieri, 5 novembre 2017, a Champdepraz.

FESTA DELL’UNITA’ NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE 4 NOVEMBRE 2017

Buongiorno a tutti, buongiorno a tutte le autorità presenti, al signor Sindaco e a Don Sciannamea. Grazie per l’invito, per me è un onore essere qui, oggi, a Champdepraz.

Celebriamo oggi la ricorrenza del 4 novembre, a ricordo della vittoria conseguita dalle truppe italiane nel 1918 che segnò la fine della prima Guerra Mondiale. Momenti tragici e incancellabili della nostra storia che non vanno dimenticati.

È anche la festa delle Forze Armate, che ringraziamo per il contributo straordinario che hanno dato all'Unificazione dell'Italia, alla costruzione della nostra Patria e dell’impegno che danno tuttora, tutti i giorni.

L’Amministrazione Comunale ogni anno organizza questa giornata per commemorare solennemente questa importante ricorrenza qui al monumento, ma ricordiamoci anche della lapide davanti alla chiesa e tutti i morti delle guerre, sono molti i nostri compaesani che hanno combattuto in terre lontane e pochi coloro che sono tornati ai loro affetti famigliari.

Alcuni di essi sono partiti volontari nella guerra civile in Spagna dal 1936 al 1939.

Qualche nome? Berger Joseph, Buillas Emmanuel e Garavet  François, emigrati in Francia ma volontari a combattere e morire in Spagna. Nomi, che a molti sono sconosciuti, ma provate a pensare un attimo a questi fatti, partire volontario a combattere in un paese sconosciuto, contro qualcosa di sconosciuto, solo per l’idea di difendere dei valori, delle idee, delle persone e comunque la democrazia di un popolo straniero.

Queste giornate, queste date, queste ricorrenze servono per farci riflettere, anche solo per un breve momento, siamo sempre a correre tra i mille impegni delle nostre giornate tra casa, scuola e lavoro, perdiamo del tempo prezioso per cose inutili e futili, tralasciando le cose davvero importanti della vita, come la famiglia e il senso  civico che sono sempre alla base della società moderna con un grande senso di appartenenza ad una collettività ed a una nazione.

La commemorazione del 4 novembre ci aiuta a ricordare le persone che hanno perso la vita per la nostra patria, questa data ci aiuta a ricordare chi ha sofferto e chi è morto al fronte, ma anche le famiglie rimaste a casa, le mogli, le madri, i figli di quei giovani ragazzi, di quei soldati che hanno sacrificato la vita per la nostra bella Valle d’Aosta e per l’Italia.

Non a caso ci troviamo ogni anno ai piedi di questo monumento, che vediamo quotidianamente ma che dubito ci faccia tornare alla mente tutti i giorni il significato che esso rappresenta. Ma è comunque importante essere qui, oggi.

Tutti i paesi d'Italia e tutti i più di mille comuni italiani hanno, infatti, il loro monumento ai Caduti. Pensate, si celebra allo stesso modo, in tutta Italia, il valore di quelle tante vite sacrificate per l'Unità della nostra nazione.

La commemorazione del 4 novembre rappresenta anche l'occasione preziosa per fermarci a riflettere sul senso della guerra, sempre ingiusta, sempre dolorosa, sempre crudele, sempre disumana, sempre sbagliata, sempre evitabile per noi comuni mortali.

Non per altri che hanno bramosia di potere economico, di sopraffazione, di violenza e non solo al fronte, dove sono inevitabili lo scontro, il dolore e la morte, spesso la storia ci ha riportato fatti di cronaca dolorosa anche per i civili inermi e disarmati.

È una riflessione che deve rafforzare in noi un forte sentimento di ripudio verso la guerra e una forte volontà di coltivare sempre la pace, il rispetto per gli altri e la democrazia.

A questo proposito voglio leggere a tutti una parte dell’articolo 11 della nostra Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli”. La storia, Noi, non potremo mai riscriverla, i nostri caduti in guerra, devono essere un ricordo sempre presente e che i nostri rappresentanti nazionali si facciano audaci e proponenti a tutti i livelli per chiudere i conflitti del pianeta.

Ringrazio tutti voi, per essere qui a celebrare con noi questa importante ricorrenza, oggi bisogna ricordare il valore del sacrificio di tutti in nostri Caduti, il valore delle nostre Forze Armate, il valore dell'essere Italiani sempre.

Ieri ad Aosta è stato detto che vi sono pochi giovani presenti alle manifestazioni, forse è vero, ma ognuno di noi si faccia ambasciatore presso le proprie famiglie per i fatti storici del passato per un futuro migliore e la scuola può fare molto.

Infine, permettetemi un saluto ai diciottenni nati nel 1999, oggi riceveranno la carta di maturità civica, hanno tutta una vita davanti a loro, che questa carta sia un punto di partenza e non un punto di arrivo, che siano ambizioso e rispettosi delle tante diversità che ci sono nella nostra società e che vi sia, da parte nostra, il rispetto per il loro genuino orgoglio e loro per il nostro passato fatto a volte anche di errori, ma tutti assieme unendosi in un grande rispetto per chi è meno fortunato di noi, mettendo universalmente in pratica quei valori di solidarietà nella vita di tutti i giorni.

E dunque:

Viva le nostre Associazioni d'Arma, viva le Forze Armate, viva gli Alpini, viva l'Unità Nazionale, viva l'Italia e fortemente dico abbasso la guerra.

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