mercoledì 22 aprile 2015

#CONSVDA - INTERPELLANZA AOSTA SOUND FESTIVAL

La manifestazione "Aosta Sound Festival" è stata al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo PD-Sinistra VdA nella seduta consiliare del 22 aprile 2015.

Richiamando una precedente iniziativa posta a luglio scorso, il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz ha evidenziato come il Festival godesse di un ampio contributo economico del Comune di Aosta, dell'Assessorato regionale dell'istruzione e cultura e del Consiglio Valle e come fosse auspicabile che iniziasse a camminare con le proprie gambe visto il largo interesse di pubblico che l'evento ha destato nel tempo. Ha quindi voluto sapere se vi sia in previsione l'erogazione di contributi pubblici per la realizzazione del Festival o di eventi similari anche per l'anno in corso; se si è presa in considerazione l'eventualità di contribuire allo "start up" di iniziative, eventualmente concordate con le amministrazioni comunali interessate, al fine di incrementare l'offerta culturale e l'iniziativa imprenditoriale in tali settori; se è stato nel frattempo elaborato un regolamento per l'uso dei contributi pubblici destinati a iniziative culturali estemporanee o ricorrenti con il quale si fissino precisi obblighi di rendicontazione da parte dei soggetti beneficiati e l'eventuale obbligo di indicazione (così come previsto ad esempio per le rappresentazioni teatrali) del patrocinio da parte degli organi istituzionali. Il Consigliere ha ricordato che il contributo di 160 mila per l'Aosta Sound Festival (per tre giorni di concerti) è quasi uguale a quello erogato alle compagnie teatrali (170 mila euro), che operano tutto l'anno, con obblighi di repliche e dando lavoro a centinaia di persone.

L' Assessore all'istruzione e cultura ha precisato che per l’anno in corso i programmi sono in via di elaborazione e, come sempre, saranno sviluppati considerando le proposte e in cooperazione con i principali soggetti che attuano politiche in questo settore (Presidenza del Consiglio, Assessorati regionali, Comune di Aosta, partner culturali) e valutando le proposte in funzione delle disponibilità finanziarie effettivamente disponibili. L'Assessore ha poi ricordato che le iniziative, quali ad esempio l’Aosta Sound Festival, non sono sostenute da contributi pubblici, bensì vengono realizzate in modalità partenariato (non ci sono in realtà soggetti “beneficiati” che non sia il pubblico spettatore) in cui l’Amministrazione si assume alcuni costi diretti derivanti dall’organizzazione. Gli aspetti di partecipazione, ha detto l'Assessore, possono essere estremamente variabili per numero e tipo di partner, per tipologia dell’intervento e vengono dunque definiti nell’ambito di una convenzione tra i soggetti coinvolti. Per tale motivo, ha aggiunto l'Assessore, appare difficilmente realizzabile una schematizzazione degli interventi da cui possa derivare anche un regolamento che rischierebbe di vincolare eccessivamente le opportunità di dare sostegno alle iniziative da parte dell’Amministrazione. Per l'Assessore, sono comunque sempre rispettati i criteri di trasparenza della rendicontazione e di valutazione della congruità delle spese che vengono sostenute; anche l’obbligo di indicazione del patrocinio o della partecipazione degli organi istituzionali nell’ambito dei materiali a stampa è sempre richiesto.

L'Assessore Rini si è detta stupita che si debbano analizzare nell'Aula consiliare i singoli eventi, quando c'è un panorama molto ampio di iniziative che vengono regolarmente organizzate e ripetute di anno in anno per offrire ai valdostani e ai turisti eventi di qualità e per ravvivare la città nel periodo estivo. L'Assessore ha puntualizzato che i contributi alle bande musicali e alle compagnie teatrali sono da sempre al centro dell'attenzione dell'Assessorato: è vero che alle compagnie teatrali vengono erogati 160 mila euro all'anno, ma  è altrettanto vero che di volta in volta sono assegnate ulteriori risorse in base agli spettacoli proposti. L'Assessore ha quindi invitato a non ragionare a compartimenti stagni, cadendo nelle personalizzazioni, ma a guardare a questo ambito in maniera più globale. Sarebbe opportuno, ha concluso, fare un discorso più ampio cercando di essere di stimolo al settore privato per cercare nuove forme di collaborazione volte a realizzare una programmazione organica che sia di interesse per tutti i cittadini.

Il Consigliere Guichardaz ha replicato che è strano che alcuni organizzatori abbiano sempre la capacità di vedere accolte le proprie proposte: non si vuole personalizzare la questione, ma vorremmo vedere i bilanci complessivi delle manifestazioni organizzate, al fine di offrire ai cittadini un'ampia offerta culturale, che comprenda tutti i generi.

FONTE Infoconseil

Nessun commento:

Posta un commento