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mercoledì 22 aprile 2015

#CONSVDA - INTERPELLANZA PREVENZIONE DELL'ALCOLISMO GIOVANILE

Nella seduta consiliare del 22 aprile 2015, il gruppo PD-Sinistra VdA, con un'interpellanza, si è soffermato sulle misure di prevenzione dell'alcolismo giovanile.

La Consigliera Carmela Fontana ha ricordato che la Valle d'Aosta è ai primi posti fra le regioni italiane in relazione al consumo di alcol, ai ricoveri alcol correlati e al tasso di mortalità alcol attribuito e che tra i giovanissimi valdostani nella fascia compresa tra gli 11 e i 18 anni, il 25% ha fatto almeno una volta abuso di alcolici, a fronte di una media nazionale di circa la metà (12%). Prendendo atto dell'importanza del progetto del Dipartimento di Salute mentale dell'Azienda USL valdostana finalizzato alla prevenzione dell'alcolismo giovanile, ma preoccupata dalle notizie relative ad episodi di vendita di alcolici a minorenni da parte di gestori di locali notturni, ha chiesto se si intenda dare segnali più incisivi per prevenire questo fenomeno e puntare, con la collaborazione delle forze dell'ordine, a controlli più capillari nei confronti dei locali pubblici.

L'Assessore alla sanità e politiche sociali ha concordato sul fatto che i dati sono allarmanti e che è una priorità lavorare su questo fenomeno. Innanzitutto, si deve far rispettare la legge che ha introdotto il divieto di vendere le bevande alcoliche ai minori. Riguardo al Servizio per le dipendenze, l'Assessore ha ricordato le numerose iniziative promosse per sensibilizzare i medici e i cittadini, evidenziando che le campagne di comunicazione televisive sono importanti, ma hanno dei costi elevati. Ha poi sostenuto che è necessario un nuovo studio per realizzare e ristrutturare i percorsi preventivi contro l'alcolismo, soprattutto quello giovanile, che abbiano orizzonti nuovi. Purtroppo, ha concluso l'Assessore, il problema dell'alcolismo in Valle d'Aosta è un fatto culturale: non si dice mai che bere fa male, si dovrebbe invece introdurre questo concetto facendo leva su tutti i livelli di popolazione.

La Consigliera Carmela Fontana ha replicato che la situazione sta sfuggendo di mano: bisogna fare una campagna di informazione "choc" rivolta ai giovani, spiegando loro che bere fa male, non per castigare, ma per far capire che la vita è bella e che il futuro sarà sicuramente migliore se vissuto senza alcol. Per la Consigliera, il fenomeno è diventato più preoccupante della tossicodipendenza da droghe.

FONTE Infoconseil

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